Volley, i medagliati alle Olimpiadi di Parigi premiati in Comune a Modena
Oltre a Julio Velasco, anche Massimo Barbolini, Francesco Bettalico e Roberto Ciamarra sono stati ricevuti in Municipio e premiati con un “Grosso” in argento
MODENA. Una giornata speciale per il volley modenese. Prima dell’abbraccio a Julio Velasco sul palco del Festivalfilosofia, nella mattinata di ieri sono stati premiati gli altri medagliati olimpici. Massimo Barbolini, vice allenatore della nazionale femminile, il fisioterapista Francesco Bettalico (sempre della nazionale italiana) e il responsabile delle statistiche della nazionale maschile francese Roberto Ciamarra, allenata da Andrea Giani che sarà ricevuto in Comune appena possibile dal punto di vista organizzativo. Modenesi d'origine, come Barbolini e Bettalico, o d'adozione come Ciamarra, per tutti questa città è il punto d'avvio e il cuore di una carriera di successo. Alla presenza del sindaco Massimo Mezzetti e dell’assessore allo sport Andrea Bortolamasi, è stata consegnata a Barbolini una bottiglietta di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, proveniente dall'Acetaia Comunale, accompagnata da un “Grosso” in argento, la moneta coniata dalla comunità di Modena nel giugno 1226 dopo l'autorizzazione dell'imperatore Federico II.
«Barbolini non poteva partire per gli Stati Uniti senza un pezzo di Modena – ha detto il sindaco Mezzetti riferendosi al prossimo incarico con la pallavolo femminile a Houston – siamo felici di aver attribuito un riconoscimento a questi esponenti della scuola modenese». Dopo 35 anni, Barbolini è tornato ad essere il vice di Velasco, riuscendo nell’impresa di partecipare «a questa bellissima cavalcata della Nazionale femminile e conquistare una bellissima vittoria. Personalmente sono molto orgoglioso, perché è il sogno di qualsiasi sportivo arrivare ad una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Avevo avuto la fortuna di partecipare già a due edizioni, e adesso è arrivata anche la “ciliegina” sulla torta». Il traguardo di una carriera, raggiunto nonostante Barbolini non occupasse il suo solito incarico di capo allenatore: «Penso di aver dato il mio contributo in un ruolo differente rispetto a quello che sono solito occupare. Sono egualmente felice per il risultato e per la mia carriera. È una soddisfazione incredibile, e la prima cosa a cui ho pensato sono tutti i sacrifici che la mia famiglia fa, e che ringrazio per il supporto. Il nostro è un lavoro bellissimo e siamo fortunati a farlo a questo livello, però di fronte ci sono tanti sacrifici da fare».
Bettalico è l’altro componente della spedizione azzurra in Francia: «È stata un’esperienza coinvolgente sia dal punto di vista emotivo che sportivo. Il nostro è un lavoro di squadra, non ci sono segreti, e parte insieme al preparatore, ai colleghi, che ci prendiamo cura delle ragazze. Cerchiamo di fare del nostro meglio, come le nostre giocatrici fanno in campo»: ha raccontato il “mago dei muscoli”, che ha voluto svelare i momenti che gli rimarranno impressi a vita nella sua mente: «Una particolare azione della finale, nel terzo set, quando Anna Danesi, il nostro capitano, mette a segno il muro del 22-15, e si volta cominciando già a piangere. Lì ci siamo accorti che stava arrivando il momento in cui avremmo pianto tutti. E poi, quando l’opposto americano ha attaccato fuori l’ultimo pallone, ci siamo resi conto di avercela fatta, e abbiamo iniziato a festeggiare».
Infine è stato il turno di Ciamarra che pur non essendo nato da queste parti «Modena mi ha accolto ormai da diversi anni e sono orgoglioso di essere qui oggi. Vincere la medaglia d’oro è stata un’emozione enorme, qualcosa di indescrivibile e che va oltre allo sport, da tenersi stretti per il resto della vita. Non sono ancora riuscito a decifrare quello che ho provato, ma sono sicuro che avrò tempo per maturare tutto questo».