Il jazz modenese piange il pianista Lucio Bruni: «Lascia un vuoto enorme»
Presenza fissa al Pernilla e al Centrale 66, ha insegnato a suonare a Vinicio Capossela. Aveva 63 anni, lascia la compagna e una figlia. I familiari: «Vuoto enorme, un privilegio conoscere lui e la sua musica»
MODENA. Aveva lavorato a un disco, insieme ad altri musicisti e amici, che sarebbe dovuto uscire a dicembre. Non ne vedrà la pubblicazione, ma certamente questo sarà solo uno dei tanti tasselli della sua lunga carriera, i tanti tasselli che insieme hanno lasciato il segno nella musica italiana e modenese in particolare.
Il panorama jazz locale piange la scomparsa di Luciano “Lucio” Bruni, pianista affermato e apprezzato da tutti i professionisti del settore. Aveva 63 anni. Negli ultimi tempi aveva avuto diversi problemi di salute e ieri mattina è stato trovato privo di vita nel suo letto: lascia la compagna Francesca e la figlia Agnese.
Lo si vedeva sempre il lunedì nel “tempio” del jazz modenese, il Pernilla Music Bar (ex Contrada della scimmia), poi anche al Centrale 66. Ma Luciano, “Lucio” per chi lo conosceva – ed erano tanti – ha portato la sua musica in numerosi locali del modenese, a partire dallo storico circolo Wienna dal quale sono partiti gli altrettanto importanti “cortili” musicali sotto la Ghirlandina, terminati nei primissimi anni Novanta. A Modena ha suonato un po’ dappertutto, anche al Caffè concerto di piazza Grande, o alla Tenda di viale Molza. E ha avviato alla musica altrettanti professionisti.
«Ha anche insegnato a suonare il pianoforte a Vinicio Capossela, che infatti gli ha dedicato alcune pagine di un suo libro e che ogni volta che arrivava a Modena lo passava a salutare», racconta il chitarrista Cesare Vincenti.
«Lucio ci ha lasciati –. così lo ricordano i suoi cari in una lettera – ma l’amicizia e l’amore non si perde, è spirito che non si cancella, che resta, che sedimenta nell’intimo e ci consola, che vive nei ricordi e nelle emozioni. Lucio ti abbiamo perso, ma come tutte le persone care ti ritroveremo. Hai accompagnato tutti noi e tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerti con il tuo amore, con la tua amicizia, con il tuo pianoforte. Siamo tutti sgomenti, addolorati, la tua è stata una vita fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione».
La riflessione dei familiari continua: «Nelle ore che verranno con domani e coi prossimi giorni di questa vita racconteremo a chi incontreremo, i nostri ricordi di una vita insieme, l’allegria e la gioia che quei ricordi raccontano te Lucio, una persona cara, sincera, indimenticabile. Il vuoto della tua presenza sarà enorme ma non ci sarà mai un vuoto nel profondo dei nostri sentimenti. Che il cielo ti accolga come meriti».
La sua carriera, dopo essersi avvicinato alla musica fin da bambino e aver fatto studi classici per poi appassionarsi al jazz, lo ha visto collaborare con musicisti modenesi e non solo, all’interno dei più svariati contesti musicali. Ha lavorato con Ivan Valentini, Andrea Burani, Stefano Cappa, Marco Rebeschi, Luciano Caliendi, per citarne solo alcuni.
«Con Lucio – lo ricorda il chitarrista Cesare Vincenti – suonavo da quasi trent’anni. Abbiamo seguito tutte le programmazioni di un sacco di locali qui a Modena, abbiamo fatto tante cose insieme e stavamo continuando a lavorare: io, lui, Enrico Lazzarini, Andrea Burani e Michele Vignani (il “Free quintet”, ndr) abbiamo lavorato a un disco che doveva uscire a dicembre. Purtroppo, non vedrà la sua realizzazione».
Vincenti era un grande amico di Bruni: «Era la persona più buona del mondo – sottolinea nel ricordarlo –, lo amavano davvero tutti. Era sempre disponibile per chiunque, era il ritratto della brava persona: come musicista uno dei più sensibili. Ha insegnato a suonare a mezza Modena non solo a pianisti ma anche a cantanti».
Anche il bassista Stefano Cappa lo conosceva da una vita e lo ricorda: «Suonavamo insieme da quando eravamo ragazzini, intorno ai 16 anni. Lo abbiamo fatto fino a due mesi fa, poi lui è stato un mese e mezzo in vacanza. Era una persona solare, meravigliosa, intelligente, molto altruista e generosa».
Per chi volesse dare l’ultimo saluto a Lucio, la camera ardente a Terracielo a Modena sarà aperta dalle 10 di oggi fino alle 14,30 di martedì quando, alle 15, si terranno le esequie.
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