Gazzetta di Modena

Modena

Scuola

Piaga abbandoni scolastici: a Modena uno su otto lascia

di Gabriele Farina
Piaga abbandoni scolastici: a Modena uno su otto lascia

Oggi si torna in classe con tanti campanelli di allarme

15 settembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Più studenti, meno corse dei mezzi pubblici. Meno nuove iscrizioni e un dato sugli abbandoni scolastici che fa riflettere, soprattutto in Emilia Romagna.

I numeri della ripartenza

Oggi suonerà la prima campanella per 35.920 studenti iscritti alle scuole superiori di Modena e provincia. Crescono sia gli iscritti (726 in più) sia le classi: 1.562, tredici in più dell’anno scolastico 2023-2024.

«Siate affamati di vita», l’augurio di Fabio Braglia, presidente della Provincia, alla vigilia delle lezioni. Un appello rivolto però a un numero minore di matricole. Nel Modenese si sono registrate oltre duecento iscrizioni in meno alla prima: si passa dalle 8.432 dello scorso anno alle 8.212 attuali.

In Italia siamo al 10,5 per cento

I dati sulla natalità si incrociano su un tema in cui l’Italia ha ampi margini di crescita: gli abbandoni scolastici.

Openpolis ha scattato martedì scorso una fotografia sugli italiani che si fermano alla licenza media. Nel 2023 circa uno studente su dieci (10,5 per cento) non ha iniziato le scuole superiori.

Il dato è in miglioramento rispetto all’11,5 per cento osservato nel 2022 e al 12,7 per cento dell’anno prima. Per i ricercatori di Openpolis ancora non basta.

L’Italia è risultata nel 2023 al quinto posto tra gli abbandoni su 27 Stati dell’Unione Europea. Inoltre, continuano a pesare i recuperi in materie chiave come italiano e matematica. Sussistono differenze a livello regionale (il Nord fa meglio del Sud)e anche di cittadinanza.

Gli italiani che rinunciano agli studi sono nove su cento, gli stranieri più di uno ogni quattro (26,8 per cento). Infine, rimangono differenze di genere con i maschi sfavoriti. Oltre il tredici per cento dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato gli studi contro il 7,6 per cento fatto segnare dalle ragazze.

Modena fa peggio della media

I dati sono aggiornati mostrano come Modena non sia più un’isola felice nel panorama regionale e italiano. Nella nostra città dodici studenti su cento dai 15 ai 24 anni sono usciti dai percorsi di formazione con la licenza media.

Modena fa meglio solo di Ravenna (12,3 per cento) e Piacenza (14,4 per cento) tra i capoluoghi di provincia. Migliori i dati a Ferrara (8,1 per cento), Forlì (10,2 per cento), Parma (10,3 per cento), Rimini (10,5 per cento), Bologna (10,6 per cento) e Cesena (11,3 per cento).

«Aiutano i genitori»

«Il fenomeno si verifica soprattutto nel biennio delle superiori – la lettura di Dario Catapano, segretario generale della Uil Scuola Modena – Non c’è una gran differenza tra licei e istituti professionali. Gli abbandoni accadono soprattutto nelle famiglie poco agiate, in cui c’è più bisogno di una mano dai giovani. In circa il quaranta per cento dei casi si tratta di famiglie appena arrivate in Italia».

Frassinoro in vetta, Novi in coda

A Modena circa un giovane su otto abbandona gli studi tra i 15 e i 24 anni come a Riolunato. Va meglio a Bomporto, Carpi e Soliera, dove la percentuale degli abbandoni si ferma all’11,6 per cento. Il podio è composto da Frassinoro (7,8 per cento di abbandoni), Castelnuovo (9,4 per cento) e Lama (undici per cento).

Al vertice della classifica opposta si trova invece Novi, dove più di un giovane su cinque (il 22 per cento dai dati di Openpolis) ha abbandonato gli studi con la licenza media. Sul podio anche Zocca (20,2 per cento) e San Prospero (19,6 per cento). 

© RIPRODUZIONE RISERVATA