Scuola e trasporti, partenza da incubo a Modena: «Bus pieni e corse saltate»
La rabbia degli studenti: «Stipati e con le insegne spente: non si fermano. Oppure non passano proprio e siamo costretti a chiamare i genitori»
MODENA. «Passano, in ritardo, con le insegne luminose che indicano la linea spenta, così chi sta alla fermata non sa nemmeno se sia l’autobus giusto su cui salire, ma il problema non si pone, perché da due giorni non si ferma lasciandoci tutti spaesati alla fermata».
Visto dal Corni
Così raccontano amareggiate due studentesse delle scuole superiori che aggiungono: «Soprattutto questa situazione ci crea un disagio enorme, perché non solo la scuola è iniziata da tre giorni e non ne siamo arrivati puntuali uno, ma dobbiamo chiamare i nostri genitori e chiedere che vengano a portarci loro. Non è infatti detto che le corse successive in programma ci siano, anzi... e in ogni caso non possiamo permetterci di entrare in ritardo a scuola ogni giorno».
Laura e Arina frequentano il liceo delle scienze applicate Corni al Polo Leonardo: se il primo giorno di scuola sono state accompagnate dai genitori, martedì e ieri hanno iniziato a prendere l’autobus come dovranno fare per il resto dell’anno. Ebbene in entrambe le occasioni non sono state caricate dalla linea 12 in una delle fermate di viale Amendola: devono prendere la corsa delle 7.15, ma per due giorni consecutivi non sono potute salire perché il mezzo era stipato di passeggeri.
Dal Sigonio
Anna invece è una ragazza che frequenta la prima liceo Sigonio e racconta che martedì, dopo l’uscita da scuola a mezzogiorno, la linea 12, proveniente da Santa Caterina previsto per quell’ora non è passato ed il primo autobus per tornare a casa è arrivato dopo circa un’ora. Giacomo poi, è di Spilamberto e viene a scuola a Modena: quest’anno si è detto disperato.
«Siamo al terzo giorno di scuola e non sono ancora arrivato puntuale – racconta – Già l’autobus che viene da Vignola e prosegue per Modena è raramente puntuale, ma questo da sempre – racconta – ma ad aggravare la situazione quest’anno, oltre al fatto che siamo stipati come sardine ancora di più degli anni passati, è il traffico di via Vignolese a causa dei lavori in corso in prossimità dell’ingresso dell’autostrada attivi da mesi. Un vero disastro». Giacomo poi riferisce anche che per tornare a Spilamberto dopo la scuola deve cambiare corriera presso la stazione piccola di Modena «ma martedì la corriera per Spilamberto era talmente piena che non si è fermata alla fermata della stazione piccola e io ho dovuto aspettare quella successiva dopo un’ora e mezza perché i miei genitori erano al lavoro e non potevo di certo farmi venire a prendere a Modena. A causa di questo ritardo però – prosegue lo studente – ho saltato l’allenamento pomeridiano con la mia squadra».
Problema generale
Questi sono solo tre esempi dell’impatto che il caos trasporti ha avuto sugli studenti già nei primi tre giorni di scuola in città e provincia tanto che parlando con i ragazzi ieri alla stazione delle corriere all’ora di pranzo, i racconti erano tutti simili e avevano come leitmotiv ritardi sia al mattino che all’ora di pranzo, autobus che non si fermano per far salire le persone perché troppo pieni e ripetute corse saltate. Eppure, più del 90% di questi ragazzi ha un abbonamento, che per il circuito urbano per esempio ha un costo di 240 euro annuali.
«Un costo importante che pesa enormemente sul budget famigliare – tuona una mamma arrabbiata – ho due figli, abbiamo acquistato due annuali spendendo 480 euro per poter risparmiare qualcosa, considerato che il mensile costa 32 euro, eppure non c’è stato ancora un giorno in cui tutto è andato liscio. È vergognoso, bisogna che si intervenga in qualche modo».
La situazione è figlia non solo di un problema atavico del trasporto pubblico modenese, ma anche della riduzione delle corse che Seta aveva annunciato prima dell’inizio dell’anno scolastico. Una voragine che si è aperta già nei primi giorni.