Il bosco “scomparso” sul Secchia: «Ripiantiamo gli alberi tra un mese»
L’annuncio di Aipo dopo i lavori che avevano cancellato 50 ettari di verde. Il rimbosochimento inizierà entro novembre, nell’area delle casse d’espansione del Secchia nell’ambito del progetto di adeguamento del manufatto alle esigenze di sicurezza idraulica
MODENA. Ecco la svolta tanto attesa. Dopo che lavori di ampliamento delle casse di espansione del Secchia si erano “mangiati” 50 ettari di verde, Aipo che ripianterà nuovi alberi.
Inizieranno entro novembre, infatti, i lavori di rimboschimento previsti come compensazione ambientale nell’area delle casse d’espansione del Secchia nell’ambito del progetto di adeguamento del manufatto alle esigenze di sicurezza idraulica. Lo hanno confermato i dirigenti di Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, nel corso di un incontro con la giunta comunale di Modena.
L’annuncio
L’incontro, annunciato nei giorni scorsi, era stato convocato per fare il punto sull’andamento dei lavori, che hanno l’obiettivo di aumentare il volume della Cassa e quindi la sua capacità di invaso, ma che sono stati sospesi in seguito alla denuncia, poi verificata dagli stessi tecnici di Aipo, di un taglio di alberi eccessivo, rispetto al progetto approvato, da parte delle aziende incaricate. «La sicurezza idraulica del territorio è sicuramente la principale priorità», ha ribadito il sindaco Massimo Mezzetti intervenendo, insieme agli assessori Vittorio Molinari e Giulio Guerzoni per sottolineare come sia necessario portare a compimento i progetti di Aipo sul nodo idraulico modenese. «Ma è indispensabile che venga esercitato un attento controllo sull’esecuzione dei lavori e, soprattutto, che venga fornita un’adeguata e tempestiva comunicazione a istituzioni e cittadini, un rapporto da coltivare con continuità, anche attraverso confronti periodici». Aipo ha dato disponibilità alla richiesta del Comune di attivare un tavolo tecnico permanente sul sistema idraulico che verrà convocato dall’assessorato all’Ambiente.
Il progetto
Il progetto di rimboschimento e rinaturazione dovrà essere presentato all’Ente Parchi Emilia Centrale competente per il territorio nel quale si trovano le Casse. La Giunta comunale ha ribadito che l’intervento avrebbe dovuto essere realizzato prima dell’avvio dei lavori accompagnandolo con la necessaria attività di comunicazione. I dirigenti di Aipo hanno spiegato che ora, come compensazione, verrà esclusa dal taglio un’area originariamente prevista nel progetto, mentre, con oneri a carico delle imprese, saranno previste nuove piantumazioni di specie con valenza ambientale e compatibili con la funzionalità dell’opera.
I costi
Questo intervento fa parte del cosiddetto lotto 2 del piano di adeguamento delle Casse e prevede l’innalzamento degli argini e il loro consolidamento recuperando terreno dall’invaso con l’obiettivo di aumentarne anche la capienza. Il progetto del lotto 2 è finanziato con 27 milioni di euro nell’ambito del Pnrr. Insieme al lotto 1 (intervento sul manufatto per migliorarne la capacità di laminazione anche grazie a paratoie mobili) e al lotto 3 (ampliamento delle Casse in un’area in territorio di Rubiera) rientra nella strategia avviata negli anni scorsi, con i lavori realizzati sulle arginature del fiume, per adeguare le opere idrauliche a eventi con tempi di ritorno (il periodo medio che intercorre tra due eventi di una determinata entità) di 50 anni. Oggi, grazie ai lavori terminati nel 2022 di innalzamento e ingrossamento degli argini le opere di difesa del Secchia sono adeguate a tempi di ritorno di 20 anni. L’obiettivo è quello dei 200 anni.
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