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Sant’Anna, la nuova giunta di Modena ci ripensa. A rischio il progetto dell’ex Pro Latte

Sant’Anna, la nuova giunta di Modena ci ripensa. A rischio il progetto dell’ex Pro Latte

Domani l’attesa discussione in Consiglio: in bilico ben 19 interventi

22 settembre 2024
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MODENA. In ballo c’è una fetta importante del futuro della città. Un “domani” che era stato abbozzato dalla precedente amministrazione, guidata dall’ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli, e che ora rischia di venire stravolto del tutto da parte della nuova giunta targata Massimo Mezzetti, pronta a tracciare una netta linea di demarcazione per aprire un ciclo del tutto nuovo.

Parliamo, com’è facile intuire, di urbanistica, e di diciannove progetti – a partire dall’area ex Pro Latte – presentati nella scorsa primavera e ora bocciati dall’attuale amministrazione comunale. I progetti rientrano tutti nel bando di prima attuazione del nuovo Piano urbanistico generale di Modena (il cosiddetto Pug, ndr) e tutti avevano ottenuto la manifestazione di interesse nei mesi scorsi. Una sorta di “via libera” che, però, è stato congelato dalla nuova giunta: dopo l’istruttoria con i tecnici, infatti, l’amministrazione comunale ha annunciato in Commissione Seta (quella relativa a programmazione e assetto del territorio, sviluppo economico e tutela ambientale, ndr) di non ritenere questi 19 progetti pienamente adeguati ai criteri di conformità indicati, appunto, dal Pug e dall’Avviso di manifestazione di interesse. Il motivo? In sostanza, non si tratterebbe di rigenerazione del territorio (come richiesto dal Pug) ma “solo” di riqualificazione. La differenza? Le dimensioni della porzione di territorio: un intervento, per essere considerato “di rigenerazione”, deve interessare un’area importante in termini di dimensioni e rispondere a un interesse pubblico strettamente legato all’ambito di rigenerazione.

Gli sviluppi

Contestualmente, è stata presentata una nuova delibera in cui si chiede al consiglio comunale di esprimersi sull’avvio di un percorso partecipato con i cittadini, propedeutico alla formazione di un avviso pubblico per raccogliere nuove proposte di trasformazione della città. Di fatto, per leggerla in chiave politica, l’intenzione della nuova giunta, e della neo assessora all'Urbanistica Carla Ferrari, è quella di smarcarsi in maniera netta da chi l’ha preceduta in materia di urbanistica.

Di questa nuova proposta e della valutazione delle manifestazioni d’interesse ricevute nei mesi scorsi dagli ormai famosi 19 progetti, se ne discuterà domani, nella seduta del consiglio comunale. Sarà interessante vedere come si muoveranno e cosa voteranno i consiglieri del Pd. Seguiranno le indicazioni dell’amministrazione? Nulla è certo. Anche perché, come detto, in ballo c’è una buona fetta del futuro di Modena.

Il rischio, più che mai reale, è che questi 19 interventi subiscano una brusca frenata. E quindi che anche il progetto di rigenerazione dell’ex Pro Latte, e con esso quello di una torre-hotel voluto da Franco Iorio, ex amministratore delegato di Cpc. Stessa sorte per il comparto ex Corradini. Mentre, va specificato che il progetto della stessa Cpc non è in dubbio poiché già approvato dal consiglio comunale.

La preoccupazione è che, con questo improvviso cambio di rotta, la città rimanga bloccata in attesa di maxi investimenti (e quindi maxi investitori) che possano rispondere alle esigenze di “rigenerazione”.