West Nile, sesto morto a Modena. E salgono a tre i casi di Dengue a Cavezzo
La vittima è un 68enne con patologie croniche preesistenti. Nel comune della Bassa altri due casi di febbre da puntura di zanzara tigre: prosegue la disinfestazione serale e notturna. Le indicazioni dell’Ausl
MODENA. Le malattie trasmesse dalle zanzare continuano a colpire la popolazione del territorio modenese. Il bollettino diffuso dall’Ausl oggi, lunedì 23 settembre, segnala infatti la sesta persona morta a causa del virus West Nile – un 68enne di Modena – e due casi di infezione da Dengue a Cavezzo, che vanno ad aggiungersi a quello già registrato nei giorni scorsi portando a tre il numero dei casi complessivo.
West Nile, il sesto morto
Dall’inizio dell’anno ad oggi – comunica l'Ausl – sono 43 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, portata dalla zanzara comune, distribuiti in quasi tutte le zone della provincia. Nei giorni scorsi si è purtroppo registrato un altro decesso, che fa salire a sei i deceduti modenesi: si tratta di un 68enne residente a Modena con patologia cronica preesistente. È il primo decesso legato al virus in città dopo i tre nel distretto sanitario di Carpi e i due di Castelfranco.
Dengue, altri due casi a Cavezzo
L’Ausl informa anche che nelle ultime ore sono stati individuati due ulteriori casi di infezione da Dengue in due persone residenti nel comune di Cavezzo: entrambe al momento presentano sintomatologia riconducibile all’arbovirosi ma si trovano in buone condizioni di salute. In seguito alla segnalazione, così come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi, il servizio di Igiene Pubblica ha immediatamente contattato il Comune che proseguirà con gli interventi di disinfestazione straordinaria già in corso, sia larvicidi che adulticidi che, in un’ottica cautelativa, sono stati intensificati ed estesi a un raggio di 200 metri dai luoghi di residenza dei soggetti e alle zone limitrofe. Contemporaneamente, professionisti Ausl – in possesso di un cartellino di riconoscimento dell’Azienda sanitaria – saranno operativi per diversi giorni nell’area di residenza del caso di Dengue accertato nei giorni scorsi, per interventi porta a porta attraverso i quali forniranno informazioni ai cittadini sulle misure di prevenzione e protezione. È infatti fondamentale, anche in questa fine di estate caratterizzata dall’alternanza di piogge e giornate calde, continuare a ridurre la presenza di possibili focolai e, al tempo stesso, proteggersi dalle punture sia di zanzare comuni che di zanzare tigre.
Prevenire e proteggere: come fare
Alle zanzare basta pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi ed è quindi necessario eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua e usare i prodotti larvicidi ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre, nei tombini e in tutti gli altri eventuali depositi permanenti di acqua (bidoni, pneumatici, sottovasi, arredi da esterno, giochi per bambini). È importante anche tenere sfalciata l’erba di prati e giardini e rimuovere gli sfalci. All’interno della propria abitazione continuare ad adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti che coprano braccia e gambe e di colore chiaro, evitando creme profumate o profumi.
Cos’è la Dengue
La Dengue è una malattia virale, trasmessa attraverso la puntura di zanzara (nel nostro territorio il vettore principale è la zanzara tigre), caratterizzata da febbre alta, forti dolori articolari e muscolari, dolore retrorbitario e rash cutaneo. La malattia non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta. Il virus circola nel sangue di una persona infetta per 2-7 giorni e, in questo lasso di tempo, la zanzara può contrarlo pungendola e ritrasmetterlo, dopo qualche giorno, ad altre persone.