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Modena, i progetti di Muzzarelli bocciati da Mezzetti: ecco i più importanti

Modena, i progetti di Muzzarelli bocciati da Mezzetti: ecco i più importanti

Dalla torre troppo alta all’ex Pro Latte al progetto «introverso» sulle case all’ex Benfra. Mentre all’ex Corni non è bastato il percorso partecipato con i cittadini per avere il via libera

25 settembre 2024
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MODENA. Due hotel bloccati, dodici attività commerciali al palo (tra cui due Aldi e un Lidl), cinque sviluppi residenziali fermati prima dell’avvio. Lo stop a diciannove progetti urbanistici annunciato dal sindaco Massimo Mezzetti ferma nuove iniziative private e mantiene in stallo aree abbandonate da tempo. Il sindaco ha tracciato una linea di discontinuità con il predecessore, Gian Carlo Muzzarelli: 19 progetti della precedente giunta ora sono stati bocciati anche in Consiglio. Mezzetti ha rimarcato che con la nuova giunta torna al centro la partecipazione. Ecco i 9 principali progetti bocciati.

L’ex Benfra

Case all’ex Benfra? No, grazie. Oltre seimila metri quadri rimangono in stallo per carenze nel progetto avanzato in Comune. Non risultano un corridoio ecologico e nemmeno un legame con le vicine ex Fonderie. Nel documento di sintesi si legge che la proposta ha un «carattere introverso». La vicinanza con i binari fa emergere criticità acustiche, nonostante il progetto sia in linea con i parametri del Piano urbanistico generale (Pug). Secondo pareri di Arpae e Ausl, serve una barriera vicino alla ferrovia.

Il ristorante Patriarca

Il ristorante Patriarca aveva sottoposto al Comune un progetto per decuplicare la superficie, creando un hotel in via Vignolese. Sui disegni è arrivato però il “no” della giunta Mezzetti: documenti incompleti, progetto non conforme e non coerente alle strategie. Nella sintesi non emergono elementi essenziali per una valutazione economica-finanziaria, dotazioni minime, impatti e mitigazioni ambientali. Restano criticità ad accessibilità e traffico, gli elaborati per la riduzione di impatto edilizio sono incompleti.

L’hotel-torre all’ex Pro-Latte

L’hotel-torre all’ex Pro Latte è tra i progetti archiviati dalla giunta Mezzetti. In base al documento di sintesi, l’altezza non rispetta il requisito di visuale libera e i criteri delle condizioni limite per l’emergenza (Cle).  Risultano criticità nel calcolo della riduzione di impatto edilizio (Rie) e non è presente la relazione economico-finanziaria. Vanno bene la cessione di Pro Latte, la riqualificazione del parco Vittime di Utoya e la realizzazione del corridoio ecologico, ma l’area di oltre ottomila metri quadri resta ferma.

L’ex Corradini
L’ex Corradini rimane nel limbo. Nell’area di circa dodicimila metri quadri di via Cesare Costa erano previste nuove case. I documenti sono risultati completi, eppure il progetto è stato bocciato in commissione. Tra i motivi emersi, criticità nell’accesso alle residenze e nei percorsi pedonali. Non sono stati raggiunti gli standard di dotazione pubblica e non sono presenti approfondimenti sui costi, sugli interventi acustici e sull’edilizia. Per il documento di sintesi, la proposta non intercetta corridoi ecologici.

L’ex Senada
Oltre 1.500 metri quadri in attesa di essere riqualificati. All’ex Senada è stato bloccato il progetto che avrebbe visto la creazione di una media struttura di vendita. Mancano i certificati di urbanizzazione e l’assenso di tutti i proprietari per le parti comuni dell’immobile di via Emilia Ovest. Non risultano documenti di valutazione di beneficio pubblico e nemmeno il contributo dell’edilizia residenziale sociale (Ers). Assenti interventi di miglioramento in termini ecologici e ambientali.

L’ex Corni
Stop al negozio alimentare all’ex Corni. In via delle Suore era previsto uno spazio di vendita di novecento metri quadri su una superficie totale di oltre 2.800 metri quadri. Il progetto è risultato completo, ma incoerente con le strategie cittadine. Nel dettaglio, mancano i contributi sia alla zona quiete sia all’aggregazione sociale. Era stato giudicato conforme il parco delineato dopo il percorso partecipato.

L’ex Borsa merci
Oltre mille metri quadri “congelati”. All’ex Borsa merci si allontana la riqualificazione con un’attività commerciale. Il progetto avanzato in Comune è risultato completo, ma incoerente in base alla strategia della città e non valutabile per una serie di fattori. Nel progetto non figura una visione d’insieme con le funzioni e le dotazioni sull’intero lotto tra le vie Canaletto e del Mercato. Trovate criticità per il carico e lo scarico delle merci e discrepanze con gli indici Rie (riduzione dell’impatto edilizio) e di edificabilità.

Via Cimarosa
Un progetto bocciato dalla giunta Mezzetti prevede la creazione di un negozio Lidl tra le vie Cimarosa ed Emilia Est. Nello schema rientrano un parcheggio a raso e un parco attrezzato su un’area comunale. Il progetto è stato giudicato incompleto e incoerente per vari elementi: l’assenza di collegamenti con la rete di mobilità dolce; la carenza di dotazioni obbligatorie; un errato calcolo della riduzione dell’impatto edilizio (Rie); l’assenza di informazioni relative alla quota di edilizia residenziale sociale (Ers).

Aldi in via Emilia Est
Incoerente, incompleta, non conforme. Il progetto di un Aldi in via Emilia Est è stato accantonato dalla giunta Muzzarelli. Nel documento di sintesi sono evidenziate le lacune scoperte dalla commissione Seta. Si attende un peggioramento del traffico senza risposte ai requisiti di accessibilità, fruibilità e visibilità. Inoltre, chi ha esaminato il progetto non ha trovato risposte alla necessità di un contributo all’edilizia sociale Ers e un calcolo non corretto della riduzione dell’impatto edilizio (Rie).