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Modena, nella Bassa i campi fioriti più belli: il premio di Mulino Bianco e Wwf

Modena, nella Bassa i campi fioriti più belli: il premio di Mulino Bianco e Wwf

Primo posto nel concorso fotografico “I Fiori del Mulino” per l’Azienda agricola Ferrarini Lorenzo di Mirandola, secondo per l’azienda Oca Annalisa di San Felice Sul Panaro e terz per Ferrarini Paolo di Mirandola. La cerimonia oggi a Parma con il noto pasticcere Damiano Carrara

26 settembre 2024
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PARMA. È giunto alla quarta edizione “I Fiori del Mulino”, il concorso fotografico di Mulino Bianco che premia l’azienda agricola che si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello.

A Modena i campi fioriti più belli: primo e secondo posto

Sono stati i campi fioriti della Bassa modenese a trionfare, salendo su tutti e tre i gradini del podio. Al primo posto l’Azienda agricola Ferrarini Lorenzo di Mirandola, al secondo l’azienda Oca Annalisa di San Felice sul Panaro e al terzo Ferrarini Paolo di Mirandola. A scegliere i campi fioriti più belli sono stati una giuria composta da Wwf e Mulino Bianco, che ha selezionato i migliori 20 scatti fotografici, e poi i consumatori, che hanno votato per scegliere i finalisti e il vincitore. «Questo concorso annuale vuole riconoscere il ruolo di migliaia di aziende agricole che, aderendo alla Carta del Mulino, si impegnano a coltivare il grano in modo sostenibile e diventano parte di un progetto di difesa della biodiversità. È emozionante vedere come la promessa di natura, che da sempre fa parte della comunicazione della marca, si traduca in azioni concrete. Ma soprattutto, sapere che questo impegno un giorno diventerà parte di un biscotto, una merenda o una fetta di pane, ci riempie di orgoglio», ha affermato Laura Signorelli, marketing director Mulino Bianco.

In questa edizione, le aree dedicate a “I Fiori del Mulino” sono arrivate a oltre 2000 ettari, una superficie pari a circa 2.900 campi da calcio. Tutte le aziende partecipanti aderiscono alla Carta del Mulino, il disciplinare di agricoltura sostenibile di Mulino Bianco dedicato alla farina di grano tenero, che prescrive 10 regole che gli agricoltori aderenti si impegnano a seguire. Tra gli obiettivi della Carta, quello di destinare ogni anno il 3% dei campi di grano tenero a fiori nettariferi e polliniferi per favorire l’alimentazione degli insetti impollinatori salvaguardando l’agroecosistema e la biodiversità nelle aree agricole. Un impegno concreto fatto di vere e proprie oasi d’interesse ecologico che, non essendo trattate con prodotti chimici e avendo una fioritura a scalare e prolungata, permettono l’insediamento d’insetti impollinatori, di predatori naturali, dei parassiti e di piccoli animali. Un progetto ambizioso supportato dai numeri: una ricerca scientifica condotta dall’università di Bologna (“Flowering areas enhance insect pollinators and biological control agents in wheat intensive agro-ecosystems”) ha misurato i benefici sull’incremento in termini di biodiversità e di numero di specie di insetti utili e specie vegetali in seguito all’adesione delle aziende alla Carta del Mulino. Quello che emerge, confrontando i campi con le aree Fiori del Mulino con quelli senza, è un aumento in 4 anni del 64% di api selvatiche, 42% di farfalle e 40% di sirfidi.

La cerimonia 

La celebrazione è iniziata con una colazione offerta da Mulino Bianco, durante la quale gli ospiti hanno avuto l'opportunità di gustare una selezione di prodotti da forno e specialità preparate con ingredienti di qualità. Successivamente, il WWF ha tenuto un intervento sullo sviluppo delle proprie collaborazioni con le imprese, portando come esempio virtuoso il progetto della Carta del Mulino e raccontando i risultati ottenuti in termini di tutela e promozione della biodiversità. È seguita una degustazione di miele guidata da Apicoltura Urbana. Questo momento ha permesso ai partecipanti di esplorare le diverse varietà di miele, entrando nel dettaglio delle caratteristiche organolettiche relative alle fioriture e alle tecniche di produzione. È stata un'occasione preziosa per sviluppare maggiore consapevolezza sull'importanza della salvaguardia delle api e degli ecosistemi.

A seguire, il noto pasticcere Damiano Carrara ha condotto una masterclass di cucina, durante la quale i partecipanti sono stati guidati nella preparazione di dolci che combinano sapientemente miele, fiori edibili e farina di grano tenero da agricoltura sostenibile. Questa lezione ha permesso di comprendere quanto la genuinità e la qualità delle materie prime influiscano sulla bontà dei prodotti Mulino Bianco.

«Sono felice di contribuire a trasmettere un messaggio di rispetto per l’ambiente e la natura che ci circonda, valori da tramandare soprattutto alle nuove generazioni. Anche la pasticceria può abbracciare pienamente la sostenibilità. Grazie alla Carta del Mulino, possiamo creare dessert raffinati utilizzando ingredienti come il grano tenero sostenibile, fiori edibili e miele, con un’attenzione all’ambiente. L’iniziativa di destinare il 3% dei campi alla coltivazione di fiori, a favore dell'impollinazione, non solo tutela le api e la biodiversità, ma ci consente di lavorare con materie prime di qualità, frutto di un’agricoltura responsabile e innovativa», afferma Damiano Carrara.

La giornata è proseguita con un pranzo che ha visto come protagonisti i fiori edibili, offrendo un'esperienza gastronomica unica. Ogni portata è stata studiata per esaltare la bellezza e la delicatezza degli ingredienti, combinando sapori sofisticati e presentazioni artistiche in un contesto che valorizza la sostenibilità e la creatività culinaria.

Carta del Mulino con oltre duemila aziende

Prosegue il progetto “Carta del Mulino” partito nel 2019, che oggi coinvolge oltre 100 prodotti Mulino Bianco realizzati con farina di grano tenero 100% da agricoltura sostenibile. Un risultato che copre la larga maggioranza dell’intero portfolio prodotto della marca, un grande balzo in avanti rispetto al 2020, quando i prodotti erano solo 17. In tempi in cui il tema della biodiversità non era ancora trattato con la stessa frequenza e importanza di oggi, Mulino Bianco è stata antesignana nel creare i presupposti per un percorso di sostenibilità, con azioni concrete. Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo da tutti gli operatori della filiera del grano tenero: le imprese agricole che hanno aderito al disciplinare sono passate infatti dalle 500 del 2020 alle oltre 2000 di oggi e solo nel 2023 hanno prodotto circa 300.000 tonnellate di grano. «Continua il percorso verso la digitalizzazione della filiera di grano tenero Carta del Mulino con la piattaforma Barilla Farming – ha commentato Orlando Visciano, responsabile della filiera sostenibile del grano tenero – Crediamo che l’utilizzo di questi strumenti saranno sempre più indispensabili per le aziende agricole come i sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS)". Abbiamo sviluppato con Xfarm, CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e LCE (Life Cycle Engineering) “Barilla Farming”, una piattaforma digitale che avrà lo scopo di guidare agricoltori ed operatori della filiera in scelte sempre più oculate, rispettose per l’ambiente e per i loro raccolti, specie in annate climatiche sempre più imprevedibili”.

PROSEGUE IL PROGETTO SOC-RATE PER MISURARE LA SALUTE DEI SUOLI

Barilla contribuisce come unico partner al progetto di ricerca scientifica SOC-RATE (Soil Organic Carbon RATE), realizzato in collaborazione con l'Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE), che ha l’obiettivo di misurare la fertilità e la salute del suolo in modo semplice, veloce, accurato ed economico rispetto ai metodi tradizionali.

Iniziato nel 2021, il progetto ha un grande valore scientifico e applicativo perché, mentre i metodi di laboratorio esistenti richiedono il campionamento di porzioni di suolo e sono vincolati ai tempi delle analisi di laboratorio, con questo nuovo approccio sarà possibile misurare in modo accurato e monitorare lo stato di salute dei suoli da remoto, attraverso le immagini satellitari, veicolando puntualmente le informazioni alle filiere.

“Con questo sistema si riducono i tempi ed i costi per misurare la salute dei suoli grazie a un modello che utilizza i dati acquisiti dalle piattaforme satellitari ESA-Copernicus - dice Flavio Bertinaria, Agronomy research Barilla – Per allenare l’algoritmo alla base di questo sistema, abbiamo analizzato 600 campioni di suolo, rappresentativi di tutte le variabilità che caratterizzano le aree di coltivazione del grano tenero in Italia. Nel futuro, grazie a questi dati e alle immagini satellitari, riusciremo a misurare, in modo accurato, il carbonio organico presente nei terreni e a valutarne il loro stato di salute”.

“INSIEME È POSSIBILE”, IL DOCUMENTARIO PRESENTATO IN ANTEPRIMA AL FESTIVAL “CINEMA IN VERDE”

Mulino Bianco ha raccontato con orgoglio il suo impegno decennale in tema di mitigazione dell’impatto ambientale attraverso l’emozionante documentario “Insieme è possibile”, una storia che parla di ricerca scientifica e università, di partnership con associazioni (il WWF in primis), di accordi con mulini, del prezioso contributo di stoccatori e agricoltori, e soprattutto degli strumenti messi a disposizione  da un’azienda come Barilla per  tutelare la biodiversità in agricoltura con l’obiettivo di coniugare anche le esigenze di tutti gli attori della filiera. Dal campo alla tavola.  Prodotto da EIIS con la regia di Alessandro Lucente e la direzione scientifica di Carlo Alberto Pratesi, il documentario è stato presentato in anteprima all’interno di “Cinema in Verde”, Festival Internazionale di Cinema Ambientale di Roma il 20 Settembre alle 19.30 presso l’Orto Botanico di Roma.