Migliorano le condizioni degli operai caduti nella cisterna del vino
L’incidente sul lavoro alla cantina sociale di Limidi di Soliera: prima di cadere, il 26enne e il 44enne erano rimasti intossicati dai gas sprigionati dalla fermentazione del mosto
SOLIERA. Sono in miglioramento le condizioni dei due operai caduti nella cisterna del mosto – e rimasti gravemente intossicati – mentre stavano lavorando alla Cantina sociale di Limidi, frazione di Soliera.
Il 26enne carpigiano è uscito nella notte dalla Terapia intensiva, dove era ricoverato, ed è stato trasferito in un altro reparto dell’ospedale di Baggiovara. Buone notizie anche per quanto riguarda l’altro lavoratore: il 44enne, anche lui carpigiano, era il più grave dei due e oggi è stato trasferito nel reparto di Medicina d'Urgenza a Baggiovara dopo l’iniziale ricovero all’ospedale Ravenna. Quindi condizioni in miglioramento anche per lui.
Intanto proseguono le indagini. Dai primi riscontri, come detto, i due lavoratori stavano pulendo una delle cisterne quando si è verificata la caduta. A fare perdere l’equilibrio, l’esalazione di alcuni gas, tra cui il monossido e il biossido di carbonio sprigionati dal mosto. Sono stati appunto soprattutto i gas, più che la caduta in sé, a rendere le loro condizioni estremamente gravi. Ma anche la dinamica stessa della caduta è sotto la lente da parte degli inquirenti. C’è da capire infatti innanzitutto se sono caduti insieme a causa delle esalazioni. Oppure se è stato uno dei due a sentirsi male per i gas, perdendo l’equilibrio, e l’altro l’ha seguito nella caduta mentre tentava disperatamente di frenarlo. Oltre a questo, carabinieri e Medicina del lavoro vogliono ovviamente appurare se l’intervento stava procedendo nelle necessarie condizioni di sicurezza.
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