Modena, Mezzetti striglia Seta: «Un piano di rilancio sui bus o trarremo le conclusioni»
Toni accesi durante il confronto di ieri mattina in Municipio
«Abbiamo chiesto a Seta un piano di rilancio per la contingenza e il medio e lungo periodo», ha detto il sindaco Massimo Mezzetti. «Ci aspettiamo chiarezza e proposte operative», ha fatto eco Fabio Braglia, presidente della Provincia.
La bocciatura
Mezzetti e Braglia hanno tuonato ieri mattina in un incontro dai toni decisi in Municipio con i vertici di Seta, tra cui il presidente Alberto Cirelli e l’amministratore delegato Fabrizio Roat.
L’ordine del giorno è stato il punto sull’imbarazzante situazione dei trasporti locali, che sta creando quotidiani e innumerevoli disagi, in particolare agli studenti, dall’inizio della scuola con corse saltate nelle ore di punta, mezzi insufficienti per il fabbisogno del nostro territorio e famiglie disperate che, nonostante abbiano pagato profumati abbonamenti di 240 euro annuali, si trovano costretti ad accompagnare i figli a scuola con ritardi continui e ripetuti non solo degli studenti in classe ma anche dei genitori sul luogo di lavoro.
«Serve un piano industriale»
All’incontro erano presenti anche gli assessori alla Mobilità Giulio Guerzoni, alle Società partecipate Paolo Zanca e il capo di Gabinetto Roberto Solomita, come la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri e i vertici di Amo (l’agenzia per la Mobilità): il presidente Stefano Reggianini e il direttore generale Daniele Berselli.
«Abbiamo avuto un confronto “franco a sincero”, come si dice in questi casi, a conclusione del quale, abbiamo chiesto a Seta di presentarci un piano di rilancio che consenta di uscire dalla contingenza, e quindi dalle situazioni problematiche che si sono riscontrate all’avvio dell’anno scolastico – ha spiegato Mezzetti – Ma il Piano deve guardare anche al medio-lungo periodo ed essere un vero e proprio piano industriale che permetta al trasporto pubblico locale di Modena di compiere uno scatto in avanti. Un piano che indichi gli investimenti necessari e, eventualmente, anche le razionalizzazioni della spesa. Allo stesso modo siamo convinti che tutti e tre i bacini – Modena, Reggio Emilia e Piacenza – debbono avere una voce unica verso l’azienda per evitare una situazione che oggi pare configurare nei fatti l’esistenza di tre aziende diverse nelle città in cui opera Seta. Ed è proprio per questo motivo che dopo la riunione con i vertici di Seta e Amo ci siamo collegati con l’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini e con i rappresentanti delle amministrazioni comunali e delle province di Reggio Emilia e Piacenza per impostare un ragionamento comune che ci dovrà accompagnare da qui in avanti, anche per affrontare in modo robusto le future gare che verranno bandite e metteranno fine alle proroghe di questi anni».
«Senza risposte, trarremo le conclusioni»
«Siamo consapevoli che i problemi del trasporto pubblico locale non riguardano solo la città di Modena – ha concluso – ma sono diffusi anche a livello regionale e nazionale. L’amministrazione è determinata ad affrontarli perché vengano risolti nella convinzione che alla domanda crescente di trasporto pubblico da parte dei cittadini ci sia una risposta adeguata e efficiente. Ci aspettiamo quindi di vagliare in tempi brevi il piano di rilancio che l’azienda ci presenterà e confrontarci su una prospettiva chiara. Valuteremo le proposte e le risposte, auspicando siano soddisfacenti. In caso contrario, trarremo le dovute conclusioni nell’interesse dei cittadini e del trasporto pubblico a Modena».
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