Asse Modena-Reggio sul caos bus: cambiare subito o “sfiducia” a Seta
Dai sindaci Mezzetti e Massari un fronte comune per imporre la svolta
Le posizioni non sono identiche su tutto, a partire dalla holding che trasformerà il sistema dei trasporti pubblici locali. L’obiettivo immediato, però, è lo stesso: fare fronte comune per ottenere un cambiamento immediato, e allo stesso tempo mettere pressione a colui che rappresenta il vero obiettivo dell’iniziativa politica di questi giorni: Riccardo Roat, l’amministratore delegato di Seta. Al centro c’è ancora la complicata - per usare un eufemismo... - situazione che sta vivendo il trasporto pubblico locale, con tanti studenti modenesi che sono rimasti a piedi dopo la partenza della scuola, tra autobus che non passavano e mezzi che transitavano senza fermarsi perché pienissimi.
Una strategia comune
Di conseguenza, i due principali bacini serviti dall’azienda hanno deciso di unire le forze, per un asse Modena-Reggio che ora vuole fare sul serio e imporre davvero - messi insieme, gli enti locali delle due province superano il 40% di quote - un cambiamento nella gestione del trasporto pubblico. Un tema affrontato con attenzione dai sindaci Massimo Mezzetti e Marco Massari, che si sono sentiti prima dell’incontro di lunedì scorso per condividere la strategia. Una strategia che coinvolge anche Piacenza, l’altro bacino servito da Seta, anche se la contiguità territoriale e il maggior numero di problemi cementa l’asse Modena-Reggio. Un’azione politica che, come è ormai evidente, ha messo nel mirino l’amministratore delegato Riccardo Roat: è a lui che i soci pubblici di Seta chiederanno le dimissioni se il servizio non migliorerà a breve, soprattutto a Modena, dove i problemi sono più evidenti. E se sulle azioni immediate il fronte è comune, le posizioni di Mezzetti e Massari sono diverse per quanto riguarda il futuro: il sindaco di Reggio è favorevole alla holding delle società di trasporti emiliano-romagnole che nascerà sotto la guida di Tper, mentre il primo cittadino modenese è più cauto a riguardo. O meglio, anche lui è favorevole alla holding, ma prima Mezzetti vuole risolvere i problemi di Seta e quelli dello storico sottofinanziamento del trasporto pubblico modenese.
«Seta cambi pelle»
Nel frattempo, il sindaco e il presidente della provincia di Reggio commentano l’esito dell’ultimo vertice: «Apprezzabile - fanno sapere Marco Massari e Giorgio Zanni - il confronto che si è tenuto lunedì scorso, su input dell'assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, tra gli enti locali e l’azienda Seta con l’obiettivo di mettere sul tavolo le criticità legate al trasporto pubblico che si sono manifestate negli ultimi tempi. Abbiamo approfittato dell’occasione per ribadire la necessità di dare segnali concreti sul miglioramento di un servizio oggi fortemente penalizzato dalla carenza di autisti. Abbiamo però chiesto anche che il bacino reggiano venga maggiormente considerato nelle sue richieste puntuali e che i rapporti sindacali siano caratterizzati da maggior propensione al dialogo, esigenza che ci viene spesso manifestata dai sindacati stessi. La nostra proposta è chiara: chiediamo che la struttura societaria di Seta cambi pelle, in vista della creazione della nuova holding regionale, dotandosi di Sot, Società Operative Territoriali, che portino all’attenzione dell’azienda le esigenze dei bacini provinciali. Uniformare i contratti degli autisti e riequilibrare i contributi chilometrici - aggiungono - fortemente penalizzanti per il bacino reggiano, altre richieste di cui il nostro territorio si fa e si farà portavoce, con l’obiettivo di offrire un servizio più efficiente e capillare. Le richieste verranno formalizzate da una piattaforma condivisa tra gli enti locali coinvolti, nel frattempo ci aspettiamo dai vertici di Seta - che lunedì hanno manifestato propensione al dialogo - un cambio di passo».