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Il reportage

Scale chiuse e infiltrazioni: i cimiteri di Sassuolo diventano un caso

di Alfonso Scibona
Scale chiuse e infiltrazioni: i cimiteri di Sassuolo diventano un caso

E l’ex vicesindaco Alessandro Lucenti va all’attacco: «Tagli sulla manutenzione»

01 ottobre 2024
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SASSUOLO. Manca un mese alla commemorazione dei defunti e la situazione dei cimiteri di Sassuolo, come è stato registrato anche nelle scorse settimane, è precaria, a dir poco.

Puntando la lente sulla struttura principale, il cimitero nuovo di via Santa Rita da Cascia, i parenti dei defunti hanno portato alla luce s diversi problemi, alcuni vecchi di anni. Non sono agibili da tempo, infatti, la scale per salire alle gallerie superiori del “corpo vecchio”. E poi ancora ci sono perdite d'acqua in diversi punti, con il cemento che si sgretola sotto la pioggia e fa cadere dei pezzi, alcuni di dimensioni tali da rischiare di ferire seriamente coloro dovessero passare in quel momento. Inoltre ci sono segnalazioni di mancanza di scope e palette (in questo concorre anche la poco cura da parte degli utenti, che qualche volta portano a casa sia le une che le altre).

L'attacco dell'ex vicesindaco
«Avevamo messo a bilancio una prima tranche da 50 mila euro per gli interventi più urgenti – ha dichiarato ieri sera in consiglio comunale l'ex vice sindaco e assessore al patrimonio Alessandro Lucenti – che è stata subito cancellata dalla nuova amministrazione, per contribuire a reperire i soldi da dare indietro alla Coop, circa 390 mila euro, per opere di urbanizzazione secondaria non dovute. Qualcuno ha fatto pressione e la giunta attuale ha stanziato 20 mila euro, una somma ridicola, visti gli interventi che sono da fare, e non solo in vista della commemorazione dei defunti».

I problemi
Anche negli altri cimiteri le esigenze sono di varia natura. L'intervento a quello monumentale di San Prospero, nella via omonima, supererebbe di gran lunga la somma inizialmente prevista dalla giunta Menani, ma lì dovrebbe esserci un progetto di più ampia caratura complessiva.

A Montegibbio e San Michele, anche per le loro dimensioni ridotte, i problemi sono minori ma qualche intervento, quantomeno di riorganizzazione generale, è necessario.

«In questi ultimi giorni – ha aggiunto Lucenti – qualche intervento di potatura e sfalcio, soprattutto nel cimitero nuovo, si è visto. È vero che bisogna rendere quanto più accogliente possibile la struttura in vista dei primi di novembre ma è anche vero che gli interventi urgenti sono altri. Anche i 50 mila euro che avevamo stanziato all'inizio dell'anno non sarebbero stati sufficienti per tutto quello che c'è da fare, ma ridurli a 20 mila è davvero un affronto».

In consiglio comunale, luogo deputato per la discussione dei problemi presentati dai consiglieri di maggioranza e minoranza, qualcuno ha concordato con Lucenti (e non solo tra le opposizioni). Insomma, la situazione dei cimiteri cittadini si è presto trasformata in un accedo dibattito politico tra maggioranza e opposizione.

Intanto, tornando al nocciolo della questione, i parenti dei defunti che frequentano la struttura di via Santa Rita da Cascia, già in quest'ultimo mese più numerosi del solito, continuano a lamentarsi anche per l'organizzazione generale del principale camposanto del territorio.