Tentato omicidio a Novate Milanese, la pistola rubata a Sassuolo nel 2013
Un 46enne albanese ha sparato a un giovane ucraino di 19 anni che difendeva la madre dall’aggressione, colpendolo con un proiettile tra il collo e la clavicola
SASSUOLO. È stata rubata nel 2013 a Sassuolo l’arma utilizzata per un grave fatto di sangue che si è verificato nel Milanese nella notte tra sabato e domenica. Protagonista un 46enne albanese che ha sparato al figlio della convivente, un 19enne di origine ucraina, ed è stato arrestato in flagranza per tentato omicidio dai carabinieri della Compagnia di Rho e della stazione di Novate Milanese. L’arma con cui è stato fatto fuoco, è risultata illegalmente detenuta, oltre che rubata a Sassuolo 11 anni fa. Per questo motivo l’uomo risponde anche di ricettazione e porto abusivo d’arma da sparo. In casa 40 cartucce tutte dello stesso calibro, materiale sottoposto a sequestro. Il 46enne prima ha picchiato la donna, poi ha sparato al figlio di lei, intervenuto per difenderla inseime ad alcuni amici , colpendolo con un proiettile fra il collo e la clavicola. In condizioni gravissime il ragazzo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano dove è arrivato in fin di vita. Nel pomeriggio di ieri risultava ricoverato in terapia intensiva, fuori pericolo di morte e in condizioni stabili, mentre i medici a metà pomeriggio valutavano l’estubazione.