Pestato dal branco al parco di Villa Gandini a Formigine: un giovane finisce in ospedale
Il sindaco Elisa Parenti: «Ho contattato le forze dell’ordine e la famiglia»
FORMIGINE. Erano almeno dieci, lo hanno accerchiato e, sembra per futili motivi, lo hanno pestato. Lui, un giovane formiginese, è finito in ospedale.
È avvenuto sabato sera a Formigine, nel parco di Villa Gandini. I contorni della vicenda non sono ancora chiari, ma quel che è certo è che la vittima del violento pestaggio è finita in ospedale con ematomi e lesioni, ed è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso. Il sindaco Elisa Parenti, appreso quanto accaduto, si è messa in contatto con la famiglia e i carabinieri stanno svolgendo accertamenti.
Andiamo con ordine e ricostruiamo il nastro della vicenda. Secondo una prima ricostruzione, la violenza è avvenuta all’interno del parco sabato sera. Quel giorno, tra l’altro, il parco ha ospitato un evento dedicato al cane da lavoro, “Attacchi di design”, e quindi si ipotizza che in zona ci fossero ancora diverse persone quando il gruppo è entrato in azione. Sembra che la vittima fosse nell’area verde insieme a un amico e alla sua ragazza quando il branco – almeno dieci ragazzi, forse anche quindici – si è avvicinato.
A quel punto sarebbe nata una discussione e il giovane sarebbe intervenuto in difesa dell’amico, venendo accerchiato dalla baby gang (da quanto emerso erano giovani, molti minorenni). Parole pesanti e toni sempre più accesi, fino a che non si è passati ai fatti. E il branco ha cominciato a tirare calci, pugni e schiaffi alla giovane vittima, per poi dileguarsi. Il ragazzo si è recato al pronto soccorso dove è stato sottoposto a controlli. Sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine per ricostruire quanto accaduto e per identificare gli aggressori.
«Non appena appresa su un gruppo social la notizia di un ragazzo che ha subito lesioni nella serata di sabato 6 ottobre nel parco della Resistenza – così il sindaco di Formigine Elisa Parenti – , ho contattato le forze dell'ordine e la famiglia, esprimendo la massima collaborazione per la tutela della comunità. Da diversi mesi, oramai, svolgiamo tavoli di lavoro specifici sulla sicurezza e lavoriamo a diversi progetti di prevenzione, sulla quale può intervenire fattivamente il Comune. Confidiamo nell'operato delle forze dell'ordine e invitiamo a segnalare tempestivamente e denunciare a chi di dovere fatti di questo tipo».