Finale, bimbi in sciopero alle elementari: «Ancora un cambio del maestro»
La protesta dei genitori degli studenti delle “Dalla Chiesa” di Massa Finalese contro la gestione caotica della cattedra di italiano dopo la sostituzione di un giovane insegnante
Finale Due giorni di banchi vuoti. A pesare, tra i corridoi, solo un silenzio tombale. Ci troviamo alle scuole elementari Dalla Chiesa di Massa Finalese. Qui, né lunedì, né martedì, i bambini della classe 2ªA si sono presentati nella loro aula: un segno di protesta contro la gestione caotica della cattedra di italiano. A guidare la mobilitazione sono stati i loro genitori, stanchi di una situazione che, a quasi due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, non trova ancora una stabilità.
La rabbia dei genitori
«È partito tutto dall’inizio della scuola, quando la loro maestra di italiano è andata in pensione – spiega Cecilia Mantovani, una delle mamme coinvolte – La prima settimana non era stato assegnato nessuno come insegnante. Spesso capitava che mia figlia dicesse: “non importa se non mi ricordo il nome della maestra, tanto ci ha detto che non torna”. La frustrazione è montata settimana dopo settimana, fino all’arrivo di un giovane insegnante. Dopo le sue prime settimane di assestamento, le cose sembravano finalmente andare nella giusta direzione. Ma la tregua è durata poco.«Venerdì scorso i nostri figli sono tornati a casa da scuola annunciandoci che da lunedì il maestro non ci sarebbe più stato, e che al suo posto sarebbe arrivata un’altra insegnante. È stato un vero e proprio delirio - afferma Mantovani - Non potevamo credere che a metà ottobre fosse davvero stato sostituito anche lui».
La protesta
Dopo questa improvvisa decisione, le famiglie hanno cercato spiegazioni rivolgendosi direttamente alla segreteria e alla dirigenza scolastica: «In massa abbiamo cercato di contattare la preside, ma lei non ha dato né appuntamento né spiegazioni a nessuno. E noi, per ripicca, non abbiamo mandato nessuno dei nostri figli a scuola per due giorni. Domani gli permetteremo di andare a scuola perché dovranno prendere parte a una gita promessa dall’anno scorso. Poi, giovedì, credo che riprenderanno definitivamente la loro routine scolastica, anche perché abbiamo capito che la preside non è stata toccata dall’assenza dei bambini - commenta - E poi i nostri figli non possono rimanere troppo a casa: ci rimetterebbero loro». «Molti stanno pensando di trasferire i figli in altre scuole - avverte Mantovani - Siamo tutti molto preoccupati, e non è il massimo - conclude - specialmente in un clima di insoddisfazione generale come questo».