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Il caso

L’odissea di trenta famiglie di Carpi: «Cinque giorni senza acqua e luce»

di Chiara Marchetti
L’odissea di trenta famiglie di Carpi: «Cinque giorni senza acqua e luce»

In via Lanciano «utenze staccate all’improvviso e anche l’ascensore fuori uso», denunciano Francesco Lamandini, presidente della società di gestione condominiale Casa S.r.l. che opera nella provincia di Modena, e l’amministratore condominiale delegato Dario De Rosa

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CARPI. Niente acqua corrente e ascensore fuori uso. È come hanno dovuto vivere per cinque giorni a settembre circa trenta famiglie di due condomini a Carpi. A denunciare l’accaduto sono Francesco Lamandini, presidente di Casa S.r.l., società di gestione condominiale che opera nella provincia di Modena, e l’amministratore condominiale delegato, Dario De Rosa.

Cos'è successo

«La mattina del 18 settembre – racconta De Rosa – mi hanno chiamato tutti i condomini della palazzina di via Remesina dicendo che ascensore e luce nelle scale non funzionavano più. Considerando che l’edificio ha cinque piani e ci sono inquilini anziani, non è un problema da poco». Il giorno dopo a De Rosa arrivano altre telefonate: «Nel condominio di via Lanciano non funzionava più l’autoclave e negli appartamenti non c’era più l’acqua corrente». In entrambi i casi l’amministratore di condominio ha telefonato a Sorgenia, la società fornitrice di luce nei due palazzi.

Parla l'amministratore di condominio

«Non sono stati in grado – continua De Rosa – di fornici alcuna giustificazione valida. Per un condominio ci è stata indicata una morosità di 13.77 euro, anche se non hanno saputo dirci da dove arrivava quella cifra, mentre nell’altro non c’era assolutamente niente che non andava». Alla fine, per risolvere la situazione e ridare la luce ai condomini, l’amministratore condominiale ha deciso di pagare quei fantomatici 13 euro e settantasette centesimi. «A noi non è mai arrivata la fattura e non ce l’hanno fatta nemmeno in quel momento – sottolinea – Sostenevano di aver mandato i solleciti in via Carpi a Carpi, ma è un indirizzo che non esiste. Dopo aver pagato ci è stato comunicato che entro 24 ore avrebbero riattivato la potenza della corrente al 100%, peccato che siano passati altri cinque giorni».

Condomini disperati

Nel frattempo, i condomini hanno fatto il possibile per arrangiarsi: «Quelli rimasti senz’acqua – prosegue – hanno utilizzato delle bottiglie, mentre per la doccia si sono dovuti ingegnare. In questi casi ci vuole un minuto prima che la corrente vada via del tutto. Quindi si mettevano d’accordo con gli altri inquilini e andavano giù dall’autoclave, l’accendevano, tornavano su e avevano un minuto per lavarsi. Poi rifacevano tutto daccapo».

La causa del problema

Secondo Lamandini di Casa S.r.l, il problema ha avuto inizio con il passaggio da mercato tutelato a libero: «Sorgenia – spiega – ha vinto l’asta e ha preso in carico tutta la zona di Carpi. Quindi tutti gli utenti che in passato avevano stipulato contratti con Enel, Aimag o Hera e non hanno scelto un’alternativa sono andati in automatico sotto Sorgenia. In quella fase di cambiamento dev’esserci stata confusione nel database, ma invece di preoccuparsi di verificare le cose, hanno diminuito la potenza di energia elettrica». Aggiunge De Rosa: «Di fatto hanno registrato fatture inesistenti mandando notifiche di questi solleciti a un indirizzo inesistente». Per Lamandini quanto acacduto è «un episodio grave, soprattutto perché non è mai arrivata una comunicazione di mancato pagamento o un sollecito. A volte capita che qualche inquilino si dimentichi una bolletta. In quei casi chiamiamo il fornitore e comunichiamo che entro due settimane verrà pagata. Nessuno si sogna di staccare la luce a lasciare le persone senz’acqua e senza ascensore. Tra l’altro, sono abbastanza sicuro che almeno a Carpi non sia successo a due soli condomini». Per denunciare l'accaduto, nei giorni scorsi Casa S.r.l. ha scritto una lettera al sindaco di Carpi, Riccardo Righi, e ha segnalato il disguido ad Arera, l’autorità preposta ai controlli nel settore dell’energia elettrica.