Carpi, studenti lasciati a piedi dai bus: il “diario” dei genitori sui disagi
Problemi sulle linee urbane e sulle corriere: nasce un report quotidiano: «Ora teniamo il conto di quanti ragazzi, ogni giorno, restano alla fermata»
CARPI. Dopo i setti ragazzi fatti scendere dall’autobus durante la prima settimana di scuola e “abbandonati” in stazione delle corriere a Carpi poiché il mezzo della linea extra urbana era «troppo pieno», arrivano segnalazioni di disagi anche per quanto riguarda le linee urbane della città.
Sono tante, infatti, le testimonianze di disservizi, così come è tanta la rabbia di genitori e alunni per lo stato attuale dei trasporti pubblici carpigiani: molti, infatti, dichiarano di essersi rivolti alle istituzioni affinché cerchino al più presto soluzioni migliorative.
Il racconto
In questo senso, un gruppo di genitori a turno, tutti i giorni, sta tenendo la conta di quanti ragazzi vengono lasciati a piedi alle fermate di viale Meucci, per poi decidere se proseguire legalmente nei confronti di Seta. «Ho un diavolo per capello – tuona una madre residente nella periferia di Carpi – mia figlia viene costantemente lasciata fuori dal bus alla fermata davanti a casa nostra, Linea Gialla Venturelli-Mondine, che è appena sette fermate dopo il capolinea di partenza. Per non parlare del viaggio di ritorno da viale Meucci a casa all’ora di pranzo, quando a situazione addirittura peggiora: passa un autobus grande poco più di una automobile monovolume ogni mezz’ora e alla fermata del liceo Fanti non raccoglie praticamente nessuno perché arriva già saturo dopo che ha caricato i ragazzi del Meucci. Mia figlia che esce alle 13 o alle 14 – continua la madre – riesce a prendere, solo a volte, l’autobus che passa un'ora dopo, mai all’ora dell’uscita da scuola. Noi genitori esasperati da questa situazione abbiamo deciso di tenere un report quotidiano con quanti studenti vengono lasciati alla fermata, documentando la situazione con foto e video, ovviamente da lontano per rispetto della privacy di tutti».
I genitori
I genitori carpigiani si così sull’orlo di una crisi di nervi perché oltre a dover sopperire tutti i giorni, mattina e pomeriggio, al disservizio dei mezzi pubblici, devono fare i conti del traffico di una città che nelle ore di punta si paralizza a causa di tutti i cantieri attivi in questo momento. «Con il traffico attuale e i tanti lavori in corso in città – conclude così un altro genitore esausto – sono costretto a fare i salti mortali perché mio figlio possa raggiungere da una delle zone residenziali di Carpi l’unico polo scolastico della città. è inconcepibile che per coprire la fascia oraria dell’ora di pranzo ci sia solo un mini bus che raggiunge le zone residenziali della città».
Caos trasporti
Intanto per far fronte alla situazione “caos trasporti” nei prossimi giorni è stato convocato un nuovo tavolo di confronto con i dirigenti di Seta e le istituzioni, nella speranza che si possa trovare una soluzione. Sabato a Modena sono scesi in piazza più di cento autisti per chiedere all’azienda condizioni di lavoro più dignitose visti i turni massacranti che sono costretti a fare per sopperire alla mancanza di personale.l