Le ricerche di Alessandro Venturelli, altre due segnalazioni dalla Romania
A Storie italiane, il programma su Rai 1 condotto da Eleonora Daniele, mamma Roberta e papà Roberto hanno commentato gli ultimi sviluppi sulla scomparsa del figlio: alla redazione e alla famiglia sono arrivate nuove testimonianze di persone che l’avrebbero riconosciuto
Grandi novità sono emerse questa mattina a Storie italiane, il programma su Rai 1 condotto da Eleonora Daniele, sul caso di Alessandro Venturelli, scomparso nel nulla da Sassuolo il 5 dicembre del 2020. Dopo la proroga delle indagini a seguito dei nuovi elementi emersi in Romania e l’appello di mamma Roberta in trasmissione, sono arrivate alla redazione e alla famiglia Venturelli due nuove segnalazioni.
Mamma Roberta rientrata da Bucarest: «Ma volevo restare»
«Sono rientrata da Bucarest ma sarei voluta rimanere lì perché ci sono tante persone che segnalano. Appena terminato il collegamento con voi, ne ho avuta una nuova – ha detto Roberta (sotto la clip video, su www.raiplay.it la puntata) –. In fretta abbiamo provato a verificare ma non è facile, abbiamo girato in lungo e largo ma è come cercare un ago in un pagliaio. Sono stata sei giorni a Bucarest con la sensazione costante di vederlo sbucare fuori da un minuto all’altro, ci siamo. Grazie a voi per aver combattuto con me questa battaglia».
La testimonianza di un uomo
«Non voglio illudere nessuno, ma ci tengo a dirvi che in Romania, nel dicembre scorso io e mia moglie ci siamo incrociati con un ragazzo che somigliava a vostro figlio – recita la segnalazione di un uomo – Camminava lentamente vicino ad una farmacia, mi sembrava capisse l’italiano e confrontandolo con una foto ci è sembrato lui. Non mollate, siamo anche noi genitori e sono sicuro di quello che ho visto, altrimenti non avrei chiamato. Provo a rintracciare il pagamento per risalire al nome della farmacia e della località».
La fiducia dei genitori di Alessandro
Ad intervenire ai microfoni anche papà Roberto: «Faccio fatica a trattenermi, sono molto contento, ci avete dato una grandissima opportunità. Il fatto che si sia mossa l’indagine europea è una cosa molto importante. Saremo fortunati e io credo che questa sia la volta buona, andrà a finire tutto bene». «Prima di arrivare a questo risultato, io e mio marito da quattro anni non viviamo», ha infine concluso Roberta: «Mi è stato detto che per gli scomparsi c’è un buco legislativo immenso, dopo quattro anni non è cambiato niente. Chi può, si deve rendere conto che è ora di non mettersi più nella condizione di dire “se avessi fatto prima”, bisogna fare subito. Chiedetevi cosa significa allontanamento volontario, quando due genitori come noi vengono a fare una denuncia così particolareggiata, non posso sentirmi dire che la nostra è una concessione perché noi siamo morti per quattro anni e ora possiamo solo ringraziare».