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Il lutto

Addio a Giorgio Boresi, la commozione di Riolunato

di Daniele Montanari
Addio a Giorgio Boresi, la commozione di Riolunato

Si è spento a 70 anni, ieri tante persone gli hanno dato l'ultimo saluto. Il sindaco: «Figura sui generis e tanto amata»

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RIOLUNATO. Folla e commozione ieri a Riolunato per l’ultimo saluto a Giorgio Boresi, scomparso giovedì 10 ottobre a 70 anni dopo un periodo di malattia. Era una figura conosciutissima in paese, ma un po’ in tutta la Valle del Pelago, per i suoi modi un po’ sopra le righe e la capacità di regalare sempre un sorriso quando lo incontravi.

Una persona benvoluta da tutti
Aveva lavorato per un certo periodo per la cooperativa forestale, e poi alla Vaccari e Bosi di Pieve, lasciando un ottimo ricordo. Ieri al termine del funerale ha preso la parola il titolare Paolo Bosi, con un pensiero pieno di affetto che ha commosso tutti. Sì, perché Giorgio era una di quelle persone che si fanno voler bene da tutti, che diventano un po’ un’icona della comunità, e dello star bene insieme, al bar come in piazza, parlando un po’ di tutto.
Aveva lavorato per anni anche agli impianti sciistici delle Polle, allo skilift come alla seggiovia, portando avanti l’attività con passione. E diventando anche così familiare a tanta gente. Viveva con l’anziana mamma Eneide e con uno dei due fratelli.

Il funerale e il ricordo del sindaco

Si è spento all’ospedale di Pavullo, da dove ieri pomeriggio è partito il corteo (onoranze Davide Rocchi) che è arrivato alle 14.30 nella chiesa di Riolunato, dove sono venuti in tanti per l’ultimo abbraccio. Poi la salma è stata condotta nel cimitero locale. «Perdiamo una persona speciale – sottolinea il sindaco Lorenzo Checchi – profondamente legata al paese e conosciuta da tutti. Un amico, un paesano, un personaggio sicuramente particolare, ma che si faceva voler bene proprio per il suo essere sui generis. Per me, che abito a pochi metri a casa sua, era una presenza particolarmente famigliare, ma credo che tutti in paese ne sentiremo tanto la mancanza».
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