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Il pericolo

Montale "chiede" un semaforo: «Attraversare la strada è pericoloso»

di Ginevramaria Bianchi
Montale "chiede" un semaforo: «Attraversare la strada è pericoloso»

L'allarme dei residenti della frazione di Castelnuovo per l'incrocio «da incubo» tra via San Zeno e via Vandelli, in direzione Colombaro: «Situazione insostenibile»

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CASTELNUOVO. Un incrocio “da incubo” a Montale di Castelnuovo. È quello tra via San Zeno e via Vandelli, in direzione Colombaro. Qui, infatti, ogni giorno si presentano dinamiche di elevato rischio per la sicurezza stradale. Il tratto di strada, che rappresenta l’unico punto di accesso per numerosi residenti verso Formigine, è caratterizzato da una segnaletica insufficiente e da fermate degli autobus posizionate a distanza dall’incrocio, costringendo i pedoni a camminare sul ciglio della strada. Inoltre, l’assenza di un semaforo e di un attraversamento pedonale visibile aumenta il pericolo per chiunque debba attraversare o transitare in quell’area.

L’allarme lanciato dai residenti

A segnalare il problema è Gianmario Sannicola, residente della zona: «Sulla via Vandelli, andando verso Colombaro, c’è un incrocio con fermate del bus da entrambe le parti - spiega - E questo è l'unico sbocco per tutti i residenti della parte di Montale che si affaccia su Formigine. Chiunque debba andare a scuola o passare di lì, deve attraversare proprio quell’incrocio, ma la situazione è davvero pericolosa».
Ma il problema non è solo la mancanza di segnaletica e protezione per i pedoni: «L’attraversamento pedonale è invisibile - continua il residente - e le due fermate del bus sono a 40 metri dall’incrocio circa. Per raggiungerle, bisogna camminare sul ciglio della strada, esponendosi ai pericoli del traffico. E il rischio che qualcuno venga trascinato via da una macchina è concreto, visto che quel tratto di via Vandelli sembra una terra di nessuno: le auto sfrecciano senza controllo».

Chiesti interventi già un anno fa

Ma nulla di nuovo. Tant’è che Sannicola aveva già richiesto interventi più di un anno fa: «Avevo segnalato già la situazione, e l’assessore ai lavori pubblici mi aveva rassicurato dicendo che c’era già la predisposizione per intervenire, e che erano stati fatti contatti con Anas. Ma dopo così tanto tempo non possiamo continuare ad aspettare che Anas faccia cadere dal cielo un semaforo».
L'appello, dunque, è chiaro: «Bisogna insistere - sentenzia - È assolutamente essenziale che venga installato un attraversamento sicuro e un semaforo, perché la sicurezza delle persone che passano di lì ogni giorno - conclude - non può più essere messa in secondo piano».