Rovista tra i rifiuti in discarica a Savignano. Il sindaco: «Vogliamo aiutarlo»
Il primo cittadino: «In contatto con Hera per un maggior presidio»
SAVIGNANO. Un uomo è stato avvistato nei giorni scorsi all’interno della discarica di Savignano rovistando tra gli oggetti abbandonati. Non è la prima volta: di segnalazioni simili ne sono arrivate diverse negli scorsi mesi. L’individuo ritratto nelle fotografie diffuse da alcuni cittadini si trovava, alle ore 13 di domenica, accanto ai grandi contenitori della plastica della discarica, quando l’isola ecologica era chiusa, nell’intento di selezionare eventuali oggetti a lui utili.
Il sindaco Enrico Tagliavini si dichiara «consapevole della situazione», facendo sapere che l’amministrazione comunale si sta attivando per cercare di individuare le persone responsabili, per potere assisterle. «Il vero dispiacere è sapere che questi cittadini abbiano la necessità di usufruire dei rifiuti degli altri: quando e se verranno identificati capiremo se possiamo aiutarli. Immaginiamo siano persone che cerchino cose che servono in casa, non penso siano lì per rubare o per guadagnarci», aggiunge il sindaco, sottolineando quindi la volontà di supportare queste persone costrette ad addentrarsi all’interno della discarica per appropriarsi di oggetti già scartati dalla comunità. Ecco le azioni messe in campo: «Siamo in costante contatto con il gestore del centro di raccolta rifiuti, ovvero Hera, – aggiunge Tagliavini – per un miglior presidio e una migliore manutenzione delle recinzioni. È un problema comune in tutte le isole ecologiche di cui, purtroppo, la risoluzione è difficile.
La polizia locale è avvisata e sta compiendo maggiori controlli da quando si è verificato il problema e auspichiamo di potere arrivare al più presto ad una soluzione. Inoltre, è prevista l’installazione di un sistema di video sorveglianza, che ci aiuterà nell’individuazione dei soggetti. Chiediamo ai cittadini di segnalare a loro volta queste situazioni e a non affidarsi esclusivamente ad un post sui social», facendo riferimento, nello specifico, alle foto circolate sui canali social, diffuse da cittadini che hanno segnalato la situazione.