Subappalti e lavoro nero a Modena: Mezzetti ordina controlli
Il sindaco sul caso del lavoratore curdo. Dopo la denuncia pubblica, il 24enne ha ricevuto nuove minacce
MODENA. L’operaio di origine curda, prima sfruttato dieci mesi in nero e poi picchiato quando ha deciso di ribellarsi, aveva lavorato in diversi cantieri pubblici, a Modena così come in tante altre città della regione.
Il sindaco Massimo Mezzetti di fronte alla sua storia, fatta di irregolarità e subappalti e raccontata ieri dalla Gazzetta, vuole vederci chiaro e ha ordinato controlli su tutti i lavori in corso. «Lo sfruttamento sul lavoro, l’intimidazione e la violenza non possono esistere a Modena – ha detto il primo cittadino – Stiamo esaminando la vicenda del lavoratore turco di origine curda che si è rivolto alla Cisl per capire se, nella filiera dei subappalti nella quale si è trovato a operare in nero, ci fossero anche cantieri relativi a lavori pubblici del Comune di Modena».
La decisione del sindaco Massimo Mezzetti
Un vero e proprio screening contro l’illegalità: «La riforma del Codice degli appalti ha reso più vulnerabile il sistema – continua Mezzetti – Come scritto nel nostro Patto di Governo per la città, come Amministrazione intendiamo fare tutto il possibile perché l'illegalità non si insinui nei lavori pubblici. A questo lavoratore va il mio ringraziamento per il coraggio che ha avuto e per la lezione di dignità che ha dato, così come ringrazio la Cisl che ha preso in carico questa vicenda. Proprio domenica abbiamo celebrato la Giornata nazionale delle vittime degli infortuni sul lavoro: per non lasciare che queste celebrazioni rimangano vuote bisogna agire. Siamo pronti, se necessario, a costituirci parte civile nel futuro provvedimento», chiosa Mezzetti.
Dopo aver denunciato pubblicamente la vicenda, il 24enne turco, ieri, ha ricevuto nuove minacce da chi lo aveva pestato lo scorso 21 settembre.
Il commento dell’assessore Paolo Zanca
Su questo drammatico caso è intervenuto anche Paolo Zanca, assessore a Lavoro e Commercio: «Lo sfruttamento del lavoro, l’impiego di manodopera in nero è un fatto gravissimo e contrastarlo è una battaglia di civiltà che l’amministrazione comunale di Modena vuole portare fino in fondo, con la partecipazione delle comunità sindacali, imprenditoriali e di tutti i modenesi di buona volontà. La vicenda del lavoratore curdo ci impone la massima attenzione e un’immediata presa di posizione. Voglio esprimere la piena vicinanza e solidarietà a questo giovane operaio, pestato a sangue dal suo datore di lavoro per essersi opposto alla richiesta di restituire i contributi versati dall’azienda a fronte di soli due mesi di contratto regolare. E ringrazio Cisl Emilia Centrale per essersi fatta sua portavoce e proteggerlo in questo percorso di verità».
Zanca ha voluto sottolineare come l’Amministrazione comunale consideri inalienabile il diritto ad un impiego dignitoso: «I temi della salute e della sicurezza – prosegue – sui luoghi di lavoro sono le premesse indispensabili per costruire il cambiamento in grado di porre fine alla scia di infortuni, anche mortali, che vedono tragicamente coinvolto anche il territorio modenese. Per quel che mi compete come assessore chiederò uno screening approfondito degli appalti pubblici in essere e degli eventuali subappalti correlati, ben sapendo che è proprio lo strumento del subappalto la porta di ingresso di possibili violazioni dei diritti di chi lavora, nonché una minaccia alla cultura della legalità che per Modena rappresenta un impegno costante, non una promessa».
Importante, in questo senso, il Protocollo appalti: «Vogliamo arrivare a rinnovare questo documento in tempi rapidi, insieme alle organizzazioni sindacali. Protocollo nel quale il nodo dei subappalti è affrontato in modo significativo. Apprezzo la disponibilità del sindaco a costituire l’Amministrazione parte civile in un futuro provvedimento. È una scelta doverosa – conclude – per dimostrare che Modena non lascia solo chi, con determinazione, sceglie di non stare in silenzio e subire».
L’intervento di Antonio Platis (Forza Italia)
Così, infine, Antonio Platis, vice coordinatore regionale di Forza Italia e candidato alle elezioni regionali: «La realtà è che ci sono individui che approfittano di situazioni drammatiche, frutto di un’immigrazione fuori controllo a Modena e provincia. Questo ha portato alla creazione di un mercato del lavoro nero senza precedenti».