Il triste tramonto di Energica, la Regione gioca l’ultima carta
L’azienda di moto elettriche di Soliera ha annunciato la liquidazione giudiziale, l’assessore Colla vuole mettere in sicurezza i lavoratori, tecnologie e prodotti
SOLIERA. Livia Cevolini, amministratore delegato di Energica Motor Company, al convegno inaugurale dell’ultima edizione del Motor Valley Fest, nel maggio scorso, aveva raccontato di una situazione di «stanchezza. Ci sono mi sembra poche energie rimaste per fare innovazione. L’ecosistema che dovrebbe consentirci di “surfare l’onda” negli ultimi tempi è venuto meno».
Parole che se applicate alla situazione dell’azienda solierese per la quale si sono aperte le porte per la liquidazione giudiziale sembrano profetiche e fanno apparire ancora più amara la nota stampa diramata lunedì sera dopo il Consiglio di amministrazione.
Una nota da ascrivere ai soci fondatori di Energica (la famiglia Cevolini della modenese Crp) mentre Ideanomics Inc (la compagnia che possiede il 75% dell’azienda, ndr) ha deciso di non rilasciare commenti. Quasi una presa di distanza. La nota è una lunga cronistoria della (breve) vita e dei successi dell’azienda, fondata ufficialmente nel 2014 come srl e con una fase progettuale iniziata nel 2009, che ha stabilito, nel corso di 15 anni di storia, «un punto di riferimento per la mobilità elettrica ad alte prestazioni, dimostrando resilienza e innovazione».
«La successiva crisi del mercato elettrico e la diminuzione degli investimenti nel settore ha impattato (dal 2022, ndr) su Ideanomics, compromettendo le capacità di investimento in Energica. L’azienda ha inoltre vissuto anche la flessione negativa del mercato e della filiera automotive, risentendone in modo più significativo in quanto piccola media impresa. L’impegno verso gli obiettivi e la mission – prosegue la nota – è rimasto invariato, ne è la riprova l’utilizzo di strumenti come il contratto di solidarietà volti a salvaguardare i lavoratori e superare il periodo di difficoltà. Nonostante questi sforzi diretti da parte della dirigenza e la ricerca da parte degli stessi di ulteriori nuovi investitori. Durante il suo percorso, l’azienda ha sempre investito nella propria forza lavoro, formando il personale sulle competenze più innovative nel settore della mobilità elettrica, senza effettuare alcuna risoluzione di contratto in 15 anni di attività. I soci fondatori hanno avuto fin dall’inizio un focus sui giovani. La direzione ha garantito i salari anche nei periodi più difficili, ove necessario anche grazie al supporto dei soci italiani di minoranza, sempre nell’ottica della conservazione della continuità aziendale e nel miglior interesse dei creditori e di tutti gli stakeholder. Negli ultimi due anni, alcuni dipendenti hanno scelto di lasciare l’azienda volontariamente (questo avverbio è sottolineato, ndr); tali professionisti – conclude la nota – sono stati attualmente assorbiti dai maggiori player della Motor Valley».
Appena saputa la notizia lunedì sera l’assessore regionale Vincenzo Colla ha indicato come necessaria un’ulteriore convocazione a Bologna «per mettere in sicurezza i lavoratori e trovare una soluzione imprenditoriale salvaguardando tecnologie e prodotti».
Arrivata a 13 milioni di fatturato nel 2022 ed entrata nel listino borsistico AIM nel 2016 con una capitalizzazione di 37.3 milioni Energica Motor Company ne era uscita nel 2022, dopo essere stata acquisita l’anno prima della società Usa Ideanomics Inc. Una scelta che doveva fare passare l’impresa di Soliera ad una dimensione pienamente industriale «e che ha reso Energica così più libera e flessibile nella gestione dei finanziamenti e agile nella crescita».
Ma nel Modenese sono arrivati solo una parte degli investimenti stabiliti, pare il 30-40 per cento. E poi forse il settore delle moto elettriche ad alte prestazioni è forse ancora lontano dal trovare un suo spazio adeguato sul mercato. Possiamo dire che Energica ci ha provato, tanto da entrare tra le eccellenze della Motor Valley, ma non è bastato.