Carpi, una strada al posto degli alberi: il “bosco magico” abbattuto per la Bretella
La rabbia dei cittadini: «Era un polmone verde importante, assurdo distruggerlo proprio nei giorni in cui l’Emilia Romagna è di nuovo in allerta per rischio idraulico»
CARPI. Dove prima c’erano alberi e arbusti, a formare un bosco spontaneo, oggi c’è una distesa di terra. Dal verde si è passati al colore marrone.
Addio al “bosco magico”
È stato abbattuto nei giorni scorsi, per fare posto alla nuova Bretella, quello che i carpigiani hanno ribattezzato “bosco magico”, l’area verde sorta nella campagna a ridosso della rotonda di via Guastalla. Per la realizzazione dell’asse stradale che collegherà via dell’Industria alla Zona Autotrasportatori di Fossoli si è deciso, infatti, di radere al suolo il boschetto tra le polemiche dei cittadini e della politica.
La reazione dei cittadini
Duro l’attacco del docente carpigiano e meteorologo Aldo Meschiari: «L’abbattimento del “bosco magico” avviene proprio nei giorni in cui l’Emilia Romagna è di nuovo in allerta della Protezione civile per rischio idraulico. Gli studi, come quello di Paolo Pileri, “Dalla parte del suolo”, ci dicono che il consumo di suolo è la causa principale, insieme al riscaldamento globale, dell’attuale fragilità del nostro territorio agli eventi estremi. È ovvio che una troposfera più calda è in grado di immagazzinare molto più vapore acqueo, che diviene il carburante per i sempre più frequenti nubifragi alluvionali. Eventi estremi più intensi e frequenti uniti a una minore capacità di assorbire l’acqua piovana da parte del suolo cementificato sono alla base delle recenti alluvioni romagnole, come spiega Mario Tozzi nel suo “Oltre il fango”. E il nostro territorio ha subito la stessa sorte. Non sarà certo un boschetto qualsiasi a determinare la sorte del comune di Carpi, si dirà… Ma passo dopo passo, boschetto dopo boschetto, capannone dopo capannone, bretella dopo bretella, stiamo predisponendo le condizioni per la catastrofe. In soli 24 anni si è cementificato di più che in tutta la storia di Carpi, come certifica l’Ispra. Il sindaco Righi si inserisce perfettamente sulla strada dei suoi predecessori. Ormai Carpi si avvicina al 20% di suolo consumato».
La reazione di Massimo Barbi (Forza Italia)
Così Massimo Barbi, coordinatore di Forza Italia Carpi: «Fin dall’inizio abbiamo sempre sostenuto l'importanza della Bretella come infrastruttura strategica e necessaria per Carpi ma avremmo voluto allo stesso tempo permettere ad un’area verde come questa di sopravvivere. In aggiunta, com'è possibile che nell’intera fase di progettazione nessuno degli addetti ai lavori e della giunta abbia mai evidenziato l'importanza di un polmone verde come questo per cercare di garantirne l'esistenza, senza che questo precludesse la realizzazione della Bretella? Quello che ci ha lasciati più sconcertati in tutto ciò è il silenzio dei fantomatici verdi e della sinistra a Carpi che da sempre si dicono paladini dell'ambiente, ma nei fatti si prostrano sempre alla coalizione. Siamo consapevoli che un’area naturale come questa a fatica riuscirà a formarsi in altre parti del nostro territorio ma confidiamo che la giunta si possa attivare quanto prima per compensare altrove una grave perdita come questa».
La reazione di Giulio Bonzanini (Lega)
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giulio Bonzanini, consigliere comunale della Lega: «L'abbattimento del bosco conferma la scarsa elasticità di un'amministrazione che agisce secondo compartimenti stagni, incapace di portare avanti progettualità attraverso il giusto compromesso tra costi e benefici ma, soprattutto, tutelando aree verdi che potrebbero invece diventare sinergiche e un valore aggiunto per la comunità. Una gestione del territorio che non rende giustizia ai carpigiani e che impoverisce sempre di più il patrimonio verde della città».