Visite, Modena è “maglia nera” e i Nas indagano sui tempi d’attesa
Sopralluogo dei carabinieri nella sede dell’Ausl di via Casalegno all’interno del centro commerciale La Rotonda
MODENA. I carabinieri dei Nas di Parma indagano sui tempi di attesa dell’Ausl di Modena.
Il sopralluogo
Militari dell’Arma hanno visitato ieri mattina il punto unico di prenotazione di via Casalegno presso il centro commerciale La Rotonda. Per circa due ore sono stati a contatto con il personale amministrativo dell’Ausl, acquisendo documenti e simulando di prenotare servizi.
I carabinieri stanno approfondendo il materiale acquisito e l’Ausl ha specificato che si tratta di un controllo, a cui l’azienda stessa ha contribuito in modo cordiale e costruttivo, assicurando la piena collaborazione.
Il monitoraggio
In attesa degli approfondimenti, i dati della Regione continuano a bocciare Modena per i tempi di attesa. Nel monitoraggio dell’Emilia Romagna l’Ausl di Modena ha fatto registrare infatti, ancora una volta, i dati peggiori tra le aziende sanitarie da Piacenza a Rimini.
Il monitoraggio mette in evidenza come più di una prestazione su cinque (il 22,1 per cento) dal 7 al 13 ottobre scorso non ha rispettato i tempi medi di attesa. Sono visite ed esami specialistici da svolgere in ambulatorio come primo accesso secondo tempi stabiliti: trenta giorni per le visite, sessanta invece per la diagnostica.
Nove cartellini gialli
Si avvicinano al dieci per cento di ritardo (obiettivo regionale) le risonanze magnetiche nucleari all’addome e le visite endocrinologiche, entrambe all’undici per cento. Il ritardo sale al tredici per cento per le Tac al torace, al quattordici per le visite urologiche, al quindici per i controlli ai polmoni e alle risonanze magnetiche della colonna e cerebrali. Una Tac all’addome su quattro (il 25 per cento) è in ritardo. Le gastroscopie non rispettano i tempi in 38 casi su cento.
Sette “rossi”
Le visite e gli esami sinora riportati valgono all’azienda nove cartellini gialli, a cui vanno aggiunti sette rossi. Sono i colori scelti dalla Regione per ritardi superiori a quattro casi su dieci.
Le risonanze magnetiche muscoloscheletriche sono in ritardo nel 45 per cento dei casi. Puntuali in meno di un’occasione su due le colonscopie (56 per cento di ritardi), le visite oculistiche (64 per cento), gastroenterologiche (65 percento), dermatologiche (idem) e chirurgiche vascolari (73 per cento).
Per le elettromiografie i ritardi raggiungono il primato negativo dell’84 per cento. L’azienda ha ricordato il ruolo dei tagli nella sanità, mentre i sindacati hanno ricordato nei giorni scorsi l’importanza di assumere personale per ridurre i tempi di attesa.
La classifica regionale
Il 22,1 per cento di ritardi a Modena è il dato peggiore in regione. Seguono il 17,1 per cento di Ferrara, il 17 di Parma, il 7,3 di Piacenza, il 7,1 di Imola, il 4,9 di Bologna e l’1,7 di Reggio Emilia. I ritardi all’Ausl di Romagna oscillano tra il 5,7 per cento e lo 0,1 per cento: un caso su mille.
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