McDonald’s apre a Pavullo: «Assumiamo 45 persone»
Candidature già aperte per lavorare in quello che sarà il primo ristorante della catena in tutto l'Appennino emiliano. Nascerà in via Plati, vicino all’aeroporto, e avrà anche due corsie per il McDrive
PAVULLO. Ora è ufficiale: a Pavullo nascerà il primo McDonald’s dell’Appennino emiliano. La sede sorgerà da zero vicino all’aeroporto, in via Plati, verranno assunti 45 dipendenti e, tempo permettendo, l’intenzione è quella di aprire entro fine anno. Nelle ultime ore la voce si è diffusa massicciamente a Pavullo e dintorni, dove l’area è già stata accantierata. Ed è stato diffuso anche un primo rendering di come sarà il ristorante una volta finito.
Quando apre
«La nostra intenzione è quella di aprire entro fine anno, tempo permettendo – spiega Corrado Carpi, licenziatario che gestisce anche le sedi di Vignola, Castelfranco e Casinalbo – Pavullo è un territorio lontano dalla grande città ma ci abbiamo voluto scommettere: questo sarà il primo McDonald’s dell’Appennino emiliano. Dai primi responsi vediamo che c’è grande attesa e una bella accoglienza. Ne siamo molto felici».
Le assunzioni
Le candidature sono già aperte e il personale potrà essere assunto anche prima dell’apertura, per un periodo di formazione nelle sedi di Castelfranco, Vignola e Casinalbo. «La nostra idea è quella di assumere 45 persone – continua Carpi – Tendenzialmente giovani. Stiamo organizzando un recruiting day a Pavullo per i primi di novembre, per fare un po’ di colloqui e individuare coloro che potranno lavorare qui, di posizioni aperte ce ne sono. Offriamo contratti a tempo indeterminato o di apprendistato. Non manca la possibilità di fare part time, magari per gli studenti universitari che vogliono guadagnare qualche soldo».
Come sarà
Come si può vedere dal rendering, lo stabile sarà in pieno stile McDonald’s, ci saranno due corsie per il McDrive (servizio d’asporto dove si può ordinare e ricevere il cibo direttamente nell’auto, ndr) oltre a una veranda esterna e a un’area dedicata ai bambini. «È la classica “casetta” che conosciamo tutti, avrà duecento posti a sedere e si potrà mangiare anche all’aperto. Noi ci crediamo molto: siamo vicini a una strada di passaggio, le persone che vanno sul Cimone per le vacanze passano di qua».
Perché Pavullo
«Inoltre – conclude il licenziatario Corrado Carpi – Pavullo è una bella realtà di montagna: ci sono tante famiglie, tanti giovani e a differenza di altri paesi qui intorno non si è spopolato. Ci sono due scuole superiori, c’è lavoro: insomma, ci puntiamo. Io stesso ho intenzione di spostarmi lì e comprare casa. Non è frequente una cittadina così grande in Appennino. Il nostro target è il Frignano in generale, vogliamo diventare un luogo di aggregazione per i posti limitrofi. Saremo aperti dalla prima mattina fino a tarda notte, sarà un luogo di ritrovo».
Come richiesto dal Comune di Pavullo, è già stata costruita all’interno del cantiere anche una vasca di laminazione, per contenere l’acqua tracimata dai vicini laghetti in caso di tracimazioni.