Degrado, microcriminalità e “gang”: «A Palazzo Europa si vive così e non interessa a nessuno»
La rabbia dei residenti dopo l’ultima follia in via Emilia Ovest: il raid nei garage di un gruppetto di vandali adolescenti e gli estintori svuotati, sollevando un fumo che ha fatto temere ci fosse un incendio in atto
MODENA. Si rilancia l’allarme degrado su Palazzo Europa, e assieme ad esso quello sulla devianza giovanile e le “gang”. Il fatto è successo sabato 26 ottobre verso le 19.15: un gruppo di adolescenti – apparentemente di origine straniera, forse magrebini – ha rotto la porta d’accesso al piano interrato di garage del palazzo, hanno afferrato due estintori e ne hanno scaricato interamente il contenuto lungo la corsia interna, imbrattando tutto. E sollevando un fumo tale che, uscendo dalle grate, si è diffuso all’esterno facendo temere che ci fosse un incendio in atto. Tanto che sono stati chiamati i vigili del fuoco, assieme ai carabinieri. Nessun rischio esplosione per fortuna, solo tanto sporco. Ovviamente i ragazzi si sono dati subito alla fuga dopo la malefatta. Pare che nel fare questo abbiano anche rotto, sempre per “divertimento”, lo specchietto di un furgone per disabili parcheggiato in zona. È solo l’ultimo di una serie di episodi di degrado e microcriminalità ormai quasi quotidiani.
Residenti esasperati
E i residenti tra il palazzo, via Emilia Ovest di fronte e via Rainusso ormai sono esasperati. «Non ne possiamo più – si sfoga Antonella Bernardo, 56 anni, che è anche coordinatrice del gruppo di controllo di vicinato – noi abitiamo qui da vent’anni, abbiamo un garage a Palazzo Europa, e non abbiamo mai visto una situazione così brutta. Tutte le sere tra via Emilia, il palazzo e via Rainusso si vede spaccio, prostituzione ed episodi di devianza varia. Tutte le mattine abbiamo l’ingresso del condominio coperto di bottiglie lasciate dagli ubriachi. Sembra diventata terra di nessuno, e sembra che alle autorità vada bene così, perché le forze dell’ordine passano in pattuglia, ma di sopralluoghi e interventi non ne fanno. Allora se va bene così, visto che non ci sentiamo più tutelati negli appartamenti che abbiamo comprato mettendoci i sacrifici di una vita, chiediamo che Comune e Stato ci ripaghino gli appartamenti, se li prendano loro, li lascino pure precipitare nel degrado e noi andiamo da un’altra parte. Se stiamo qui, abbiamo il diritto alla tutela e alla sicurezza che hanno tutti i cittadini di Modena, non siamo di serie B. Nel 2006 qui ci fu una grossa operazione delle forze dell’ordine, a cui collaborammo anche noi residenti. I risultati si videro, la zona migliorò molto. Adesso sembra che non interessi più a nessuno, e che qui si possa fare di tutto».
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