Due 15enni aggrediti con un coltello alla stazione delle corriere di Modena
La denuncia del padre di una delle vittime della banda di aggressori: «Li hanno minacciati dicendo “dateci quello che avete in tasca”»
MODENA È deciso a sporgere denuncia Franco, papà di un ragazzo di 15 anni che è stato vittima di una tentata aggressione nel primo pomeriggio di lunedì 28 ottobre.
Il racconto
L’increscioso fatto è avvenuto alla stazione delle corriere di Modena quando un ragazzo magrebino, munito di coltello, ha provato a estorcere al quindicenne e al suo compagno di classe dei soldi. «Mio figlio – racconta il papà – frequenta una delle scuole superiori di Modena città e, come ogni giorno, intorno alle 14, una volta terminate le lezioni, era in attesa della corriera che lo porta a casa a Nonantola in compagnia del suo amico. Improvvisamente gli si è avvicinato un ragazzo che dall’aspetto poteva essere di origine magrebina, facendo capire ai due ragazzi che era in possesso di un coltellino a serramanico. I ragazzi gli hanno subito risposto che non avevano soldi e gli hanno intimato di andarsene via, ma il giovane ha prontamente messo le mani nelle tasche dei jeans di mio figlio pensando di trovare il portafoglio e cellulare. Mio figlio allora si è divincolato e per difendersi lo ha leggermente spinto. A quel punto il ragazzo magrebino ha cominciato ad urlare i nomi di altri ragazzi, probabilmente per chiedere i rinforzi. Ma fortunatamente i rinforzi non sono arrivati – specifica il padre –, perché mio figlio mi ha riferito che poco lontano, un gruppetto di ragazzi ha cominciato a spintonarsi e a fare a botte ed il ragazzo straniero, ha lasciato stare le due vittime e si è immediatamente buttato in mezzo all’altra mischia».
I due giovani
Il quindicenne e il suo amico, molto spaventati, si sono guardati intorno in cerca delle forze dell’ordine «ma nonostante l’altissimo numero di studenti che popola l’autostazione a quell’ora non ha visto nessuna persona in divisa e anche questa mi pare una cosa molto strana».
Poi i due studenti, sono saliti sull’autobus per Nonantola e una volta a casa hanno raccontato tutto ai genitori. «Inutile dire che i due studenti sono rimasti traumatizzati tanto che oggi (ieri, ndr), ha chiesto alla madre di andarlo a prendere a scuola alle 14 perché temeva che, tornando nuovamente alla stazione del corriere, magari il magrebino lo avrebbe riconosciuto e avrebbe provato a finire il “lavoro” lasciato a metà dei giorni precedenti. Questa situazione è davvero assurda».
Le indagini
Il padre già lunedì pomeriggio si era recato in Questura per sporgere denuncia dell’accaduto, ma visto che, a danno di suo figlio, di fatto, non era avvenuta né una vera e propria aggressione né una rapina, la Polizia ha consigliato di fare un esposto.
«Cosa che assolutamente ho intenzione di fare anche se preferirei sporgere una vera e propria denuncia – conclude il genitore – mio figlio è disponibile a tracciare un identikit del malvivente. Io credo infatti che sia necessario agire tutti compatti per combattere questi fenomeni di microcriminalità che ormai imperversano in città. È davvero assurdo che l’autostazione sia pericolosa già alle 14 – tuona il padre – quando ci sono moltissimi ragazzi che prendono gli automezzi per tornare a casa. Ci sono zone di Modena che ormai sono terra di nessuno, per prima cosa l’autostazione, e questo è inconcepibile per una città come la nostra».