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Il riconoscimento

Caterina Caselli è Cavaliere del lavoro: «Dico grazie a Mattarella»

di Barbara Tedaldi
Caterina Caselli è Cavaliere del lavoro: «Dico grazie a Mattarella»

Il “Casco d’oro” della musica italiana premiata nel salone dei Corazzieri del Quirinale: «Un grande onore»

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SASSUOLO. “Nessuno mi può giudicare” cantava scatenata sul palco di Sanremo 1966, ma quasi sessant’anni dopo il giudizio degli italiani è interpretato dal Presidente della Repubblica ed è il coronamento di una carriera sempre al top e il Caschetto d’oro lo accoglie con gioia. «Sono emozionata, sì - sorride con gli occhi che le brillano – Mi chiede se sono molto emozionata? Sì. Sono molto emozionata? Sì. Assolutamente sì».

Il famoso “Casco d’oro” 
Con l’iconico “Casco d’oro” che brilla nel salone dei Corazzieri del Quirinale, Caterina Caselli riceve dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere del lavoro e ripete tre volte la sua emozione, quasi come fosse il ritornello di una delle canzoni che l’hanno resa famosa sul finire degli anni Sessanta. Tailleur pantalone scuro, filo di perle d’ordinanza, trucco raffinato e un immenso sorriso, la produttrice discografica sassolese stringe mani e accoglie felice i mille complimenti degli altri 24 Cavalieri del lavoro appena insigniti insieme a lei dal Capo dello Stato.

Tra loro molto fotografata Marina Berlusconi, premiata 47 anni dopo il padre Silvio, anche lei emozionatissima e gli emiliani Carlo Cimbri, patron di Unipol, e Paolo Bertazzoni.
«Sì. Essere nata in Emilia mi ha aiutato, mi ha dato una certa forza e anche coraggio», spiega Caterina Caselli appena ricevuta la spilla con la croce verde e il diploma.
«Di certo questo è successo, mi ha aiutato perché è una terra meravigliosa da questo punto di vista, una terra forte e coraggiosa».

L'Emilia come casa
Ma l’analisi della cantante e discografica originaria di Sassuolo non si limita alla riconoscenza per la sua regione d’origine, a cui è sempre rimasta molto legata, e si riempie di orgoglio femminile.
«L’Emilia è una terra dove la donna spesso lavorava, magari in certe regioni non era proprio così, e di questo mi sono avvantaggiata assolutamente», ragiona, con alle spalle successi sia artistici che imprenditoriali interpretati sempre mixando forza e grazia.

La carriera
Andrea Bocelli, Elisa, i Negramaro, Malika Ayane, Madame e Sangiovanni alcuni dei nomi scoperti e lanciati negli anni. E del resto l’Ordine dei Cavalieri del lavoro è destinato ogni anno a 25 manager scelti dal Capo dello Stato tra i 40 indicati dal ministro del Lavoro. Non un premio qualunque, insomma: prima di lei a Modena lo aveva ricevuto Enzo Ferrari, giusto per fare un nome.

«Sono sorpresa felice e onorata, davvero non me l’aspettavo!», aveva detto la Caselli a giugno, quando fu reso noto l’elenco degli insigniti di quest’anno. 
«Desidero ringraziare il Presidente Mattarella e tutti coloro che hanno proposto la mia candidatura. Sto vivendo un momento stupendo». 

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