Un modenese nell’inferno di Valencia: «Qui è una tragedia»
Giorgio Severi è direttore di filiale di Siti, azienda del colosso ceramico formiginese B&T con sede a Castellon, a nord della città spagnola alluvionata: «Una vera catastrofe, è caduta una quantità d’acqua inimmaginabile e ci hanno fatto anche evacuare dalla sede per precauzione»
MODENA. Auto che vengono trascinate dalla forza dell’acqua come fossero di polistirolo, strade che sembrano fiumi e un bilancio drammatico, al momento, di oltre 150 morti, 120 mila sfollati e numerosi dispersi. Le immagini dell’alluvione che nelle ultime ore ha sconvolto Valencia e in particolare la sua provincia hanno presto fatto il giro del mondo e sono già impresse nella nostra memoria per l’atrocità e la violenza del terribile accaduto.
La testimonianza di un modenese
Ma c’è anche chi quell’inferno può raccontarcelo direttamente: il modenese Giorgio Severi, da 30 anni cittadino valenciano e direttore generale di Siti, azienda del colosso ceramico formiginese B&T con sede a Castellon, a nord di Valencia. «È una vera tragedia qui – racconta ai microfoni di Trc – Io vivo in Spagna da tempo, sono direttore di filiale di un’azienda ceramica e posso dire che a Valencia il fenomeno delle tempeste e delle grandi piogge in autunno è normale, siamo abituati. Ma questa volta è stata una vera catastrofe, è caduta una quantità d’acqua inimmaginabile. Questa mattina (ieri, ndr) abbiamo evacuato la nostra azienda perché si teme che pioverà ancora parecchio qui nel distretto ceramico a nord della città. Fortunatamente, la zona dove abito non è stata coinvolta, ma nella parte fuori dal centro è una tragedia. I danni materiali sono molto importanti, e ci sono un po’ di polemiche perché l’allerta è arrivata in ritardo quando c’erano già zone allagate».
I soccorsi
Uno scenario surreale quello che il modenese si è trovato davanti nelle scorse ore, fortunatamente senza conseguenze serie per lui. Come spiega Severi, i soccorsi «sono molto efficienti qui in Spagna, i pompieri sono allenati per questo tipo di situazioni anche perché il fenomeno della “Gota fria”, o “dana”, è abbastanza usuale. Ogni anno ci sono piogge torrenziali e il sistema di emergenza è molto allenato ed efficiente. Però mi ha “fatto specie” che gli sms di allarme, come quelli che vengono inviati anche ai cittadini in Emilia Romagna, siano arrivati così tardi», conclude il manager modenese.
Cos’ha causato l'alluvione
Depressione isolata di alto livello, o Dana: è il nome del fenomeno metereologico che ha causato morte e distruzione in Spagna. Si tratta di un fenomeno atmosferico comune, che può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno, ma è particolarmente pericoloso nei mesi estivi e autunnali, quando la temperatura superficiale del mare è elevata e vi è maggiore evaporazione.