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Modena, finta mail dalla polizia: «Pedofilo, paga o rischi»

di Stefania Piscitello
Modena, finta mail dalla polizia: «Pedofilo, paga o rischi»

I veri agenti mettono in guardia sul tentativo di truffa che prevede falsi mandati di arresto e schedature fittizie

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Una mail con tanto di logo istituzionale della polizia, un invito a rispondere immediatamente, pena guai grossi. L’accusa mossa nei confronti di chi la riceve, pesante: quella di pedopornografia online.

È una delle ultime truffe su cui accende i riflettori la polizia postale: l’obiettivo di chi prende di mira le ignare vittime è ovviamente uno solo. Quello di farsi consegnare denaro, terrorizzando chi riceve la comunicazione.

«Campagna di phishing»

«Attenzione – così una nota della polizia di Stato – è in corso una campagna di phishing riguardante false convocazioni giudiziarie che sfruttano il nome del capo della polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza, che viene indicato come direttore del reparto di cybercrime».

La convocazione, come già detto, presenta loghi istituzionali per rendere più credibile il messaggio e prospetta alla vittima, in caso di mancato riscontro nel fornire spiegazioni su quanto contestato, l’emissione di un mandato di arresto per reati di pedopornografia in rete.

Si chiede denaro «per evitare l’arresto»

«Lo scopo – prosegue la polizia – è quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e di indurlo a ricontattare il truffatore inviando le proprie giustificazioni. Dopo aver dato seguito alla richiesta, il truffatore chiederà alla vittima il pagamento di una somma di denaro per evitare l’arresto».

Ecco quindi la raccomandazione della polizia postale: «Diffidate da simili messaggi: nessuna forza di polizia contatta mai direttamente i cittadini, attraverso email o sms, per chiedere loro dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia di procedimenti penali a loro carico».

Il terrore nelle vittime

La mail avvisa chi la riceve che «è stata avviata un’azione legale». Il testo prosegue nel tentativo di terrorizzare la vittima: «Nell'ambito di un'iniziativa strategica contro le crescenti attività criminose su internet, abbiamo preso questa decisione, specificamente per combattere la pornografia infantile, la cyberporografia e l'immoralità sessuale online, così come le attività sessualmente inappropriate su internet».

I truffatori aggiungono poi che «i risultati delle indagini hanno confermato che siete elencati tra le persone identificate come partecipanti a queste attività criminali, come indicato nel nostro rapporto.

Vi preghiamo di fornire spiegazioni per un'analisi dettagliata.

Se non risponderete, le accuse a vostro carico rimarranno in vigore. Di conseguenza, verrà emesso un mandato di arresto nei vostri confronti e sarete convocati davanti all'autorità giudiziaria competente della regione. Inoltre, il vostro nome sarà iscritto nel Registro nazionale dei delinquenti sessuali e i media, cosi come le organizzazioni che combattono i crimini sessuali, saranno informate del caso». l

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