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Export, il biomedicale di Mirandola in crescita salva il bilancio del primo semestre

di Giovanni Medici
Export, il biomedicale di Mirandola in crescita salva il bilancio del primo semestre

Nel Modenese rallenta la flessione del distretto ceramico, buoni i numeri per i salumi

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Nel primo semestre del 2024, le esportazioni dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna hanno superato gli 11 miliardi di euro, con una riduzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, soprattutto a causa del contesto macroeconomico internazionale sfavorevole e di una domanda debole di beni di consumo durevoli e semidurevoli, che ha colpito in particolare i settori del sistema casa e moda.

L’analisi

Questo è quanto emerge dalle risultanze dell’analisi periodica curata dal Dipartimento Ricerche di Intesa Sanpaolo. Mettendo in evidenza i dati dei singoli distretti si nota il rallentamento della contrazione del distretto ceramico di Sassuolo, che ha ridotto la sua flessione al -1,7% rispetto al -7,2% del primo trimestre, toccando i due miliardi di euro di export tra gennaio e giugno.

La Meccatronica di Reggio Emilia, pur confermandosi il primo distretto della regione per export, ha subito anch’essa una contrazione del 10,2% nel primo semestre, penalizzata dal calo delle vendite verso Germania, Francia e Regno Unito. Dopo un eccezionale 2023, il distretto delle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena ha registrato invece un calo del 3,5% nel primo semestre 2024, sfiorando comunque i 500 milioni di export.

Eccellenze modenesi

Tra i distretti agro-alimentari dell'Emilia-Romagna i Salumi del modenese hanno mostrato una buona crescita, del 5.4%, grazie in particolare ai risultati negli Stati Uniti e in Belgio. La Maglieria e Abbigliamento di Carpi non ha risalito la china e ha evidenziato nel primo semestre dell’anno una nuova riduzione dell'export del 8,8%, che nel periodo considerato non raggiunge ormai i 200 milioni di euro, con cali vistosi in Germania e Francia e qualche segnale positivo dai mercati oltreoceano. Nel complesso, l'industria regionale del sistema moda appare in una fase di transizione, con cali diffusi nei mercati maturi europei e una strategia di rilancio che punta su mercati lontani con migliori prospettive di crescita.

Sempre nei primi sei mesi dell’anno l'export dei poli tecnologici dell'Emilia-Romagna ha registrato una crescita dell’1,8%. Il Biomedicale di Mirandola ha trainato il risultato complessivo con un aumento del 12,2% a 320 milioni di euro, con il Biomedicale di Bologna a +3,2% e il Polo ICT dell’Emilia-Romagna con un calo del 7,2%.

Nel complesso, i poli regionali risentono ancora delle difficoltà in alcuni mercati chiave, ma beneficiano della diversificazione verso nuove destinazioni in crescita, soprattutto in Asia e nell'Europa orientale.

Nuovi scenari

Secondo gli analisti del Dipartimento Ricerche di Intesa Sanpaolo il 2024 sembra rappresentare un anno di transizione, caratterizzato da alcune riprese e situazioni di rallentamento. La specializzazione regionale in settori come la meccanica potrà costituire un importante traino per la ripresa, sostenuta da condizioni favorevoli come il proseguimento del trend di riduzione dei tassi di interesse e la spinta fornita dalla doppia transizione green e digitale. Inoltre, un possibile recupero della domanda internazionale nel 2025, specialmente nei mercati emergenti, dove l'Emilia-Romagna gode di una presenza consolidata, potrebbe contribuire a sostenere le esportazioni regionali.

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