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Caro affitti a Modena: solo un alloggio su tre sotto i mille euro

Caro affitti a Modena: solo un alloggio su tre sotto i mille euro

La denuncia di Vincenzo Paldino (Modena Civica)

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Un nuovo patto per la casa in Emilia Romagna, più radicato e diffuso sul territorio, compreso quello modenese.

È uno degli impegni presi da Vincenzo Paldino, espressione di Modena Civica, candidato nella lista “Civici, con de Pascale Presidente”, alla luce di un mercato immobiliare, in particolare quello delle locazioni, trasformatosi in una vera e propria giungla.

La ricerca

Allo stato attuale, come emerge da una ricerca effettuata negli ultimi giorni, a fronte di poco più di trecento case proposte in affitto su Modena città da uno dei portali online più importanti, solo un terzo (tra cui molti monolocali) viene offerto con un canone sotto i mille euro al mese.

La parte restante, circa 120, ha un canone tra i mille e i 1500 euro, con un’altra fetta di soluzioni (la maggior parte con le classiche due camere da letto) che raggiungono un affitto mensile di 1.700-1.800 euro. «Come emerso, escludendo Airbnb, le soluzioni in affitto a lungo termine solo sulla città di Modena sono pochissime – ha detto Paldino – e quelle poche vengono proposte a prezzi inaffrontabili per qualsiasi famiglia media con stipendi normali. Inoltre, l’ho verificato personalmente, tanti proprietari ormai non chiedono più a garanzia soltanto le classiche tre mensilità di deposito, ma pretendono una fideiussione bancaria di almeno sei mesi, condizione molto difficile da ottenere per diversi nuclei familiari. Esiste già un Patto per la Casa in Emilia Romagna, deliberato nel 2023, che mette sul piatto quasi cinque milioni di euro per garantire locazioni calmierate alla cosiddetta “fascia intermedia” e maggiori garanzie ai proprietari in caso di morosità, ma al momento è stato sottoscritto da pochissimi Comuni e Unioni. Sono dell’idea che serva una marcia in più, che rafforzi e ampli questo progetto anche al libero mercato e sproni le amministrazioni emiliano-romagnole a sottoscriverlo».

La proposta

Secondo Paldino, dunque, «la Regione, coinvolgendo anche altri enti e realtà socialmente attive, deve essere in grado di creare una rete virtuosa capace di sostenere le famiglie della “fascia media” che non sono in grado di soddisfare le garanzie richieste dai proprietari. Al contempo – ha aggiunto – anche gli stessi proprietari devono vedersi assicurata una copertura in caso di morosità: in questo modo, con un sistema di garanzie coordinato dalla Regione realmente funzionante, tanti privati sarebbero a loro volto spronati a rimettere in affitto delle abitazioni al momento tenute vuote, proprio perché intimoriti dalle poche tutele in caso di morosità».

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