Gazzetta di Modena

Modena

Il reportage

Spacciatori alla luce del sole: ecco il triangolo della droga a Modena

di Manuel Marinelli
Spacciatori alla luce del sole: ecco il triangolo della droga a Modena

“Viaggio” tra l’autostazione, il parco Novi Sad e largo Moro

2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Parco Novi Sad, stazione dei bus e Palazzo dei Musei. Questi sono i vertici che uniti danno forma a un’area ben precisa: il triangolo dello spaccio. I protagonisti sono ragazzi giovani di origine nordafricana: tutti hanno un ruolo preciso all’interno dell’organizzazione. Basta trascorrere qualche minuto in zona per rendersi conto della situazione, anche in un tranquillo pomeriggio di novembre verso le 15, quando il sole, seppur ormai basso, illumina ancora la zona e ci sono studenti usciti da scuola che aspettano l’autobus.

Il nostro tour inizia dall’ingresso del parco Novi Sad vicino allo stadio Braglia. A mano a mano che ci si sposta verso l’autostazione ci si avvicina al reparto “vendite” del triangolo sopracitato. In un colpo solo, nel giro di qualche secondo, ben tre ragazzi vengono a chiedere esplicitamente: «Vuoi del fumo?» o «Tutto a posto?».

Non sono insistenti, un cenno basta per fargli capire che non si è interessati e loro proseguono in cerca di altri potenziali clienti.

Nel frattempo notiamo anche le vedette: sono sempre giovanissimi che a bordo di bici e monopattini elettrici, continuano il loro turno di guardia pattugliando la zona avanti e indietro.

Davanti all’ingresso della biglietteria c’è un gruppetto, di cinque o sei giovanissimi di origine nordafricana. Doppi tagli, cappellini, giacconi col cappuccio, borsello e tuta di felpa: più o meno è questo l’identikit a cui corrispondono la maggioranza dei ragazzi. Si guardano intorno e di tanto in tanto vengono raggiunti da uno dei ragazzi che sta controllando la zona in bici all’interno del perimetro. Arriva, sulla sua moutain bike grigia, riferisce qualcosa e poi se ne va. E dopo qualche minuto arrivano altri “colleghi”.

Raggiungendo largo Moro si nota un’altra banda appostata sui muri del Palazzo dei musei, l’apice geometrico del triangolo dello spaccio. Tra di loro, guarda caso, è arrivato anche il ragazzo con la mountain bike grigia che poco prima era davanti alla stazione. Qui i soggetti, in tutto sono tre, sembrano a vere qualche anno in più, non è chiaro cosa stiano facendo ma è possibile che questa sia la base operativa del nucleo o qualcosa di simile.

I presidi delle forze dell’ordine non mancano: nel giro di qualche minuto passa sia la polizia locale (gli agenti sono all’interno del posto integrato nei locali dell’autostazione) sia la polizia di Stato. E c’è anche la camionetta dell’esercito, con a bordo i militari, a controllare il parco Novi Sad e limitrofi. Ma questo non sembra disincentivare questi ragazzi, che continuano a vendere droga sotto la luce del sole.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA