Fuga di monossido nell’appartamento a Cavezzo. Intossicati un 52enne e la madre 77enne
Entrambi sono stati trattati in camera iperbarica a Fidenza
CAVEZZO. Due persone, madre e figlio di 77 e 52 anni, sono state portate in ospedale a causa di un’intossicazione di monossido di carbonio. È successo sabato sera, quando i vigili del fuoco sono intervenuti in una palazzina di via Galileo Galilei per quello che si presume possa essere stato un malfunzionamento della caldaia. Un aspetto, questo, che resta però da chiarire e su cui verranno effettuati ulteriori accertamenti.
Riavvolgiamo il nastro della vicenda che si è verificata a Cavezzo intorno alle 22.30 di sabato sera. Siamo all’altezza del civico 14: qui si affaccia un condominio con una decina di appartamenti, ed è proprio da qui che è scattato l’allarme.
Tutto potrebbe essere partito proprio dai malesseri che hanno accusato madre e figlio. Malesseri evidentemente riconducibili alle esalazioni di monossido di carbonio. Ecco quindi che sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, oltre ai vigili del fuoco.
Il personale sanitario si è subito occupato di valutare le condizioni dei residenti, e dopo avere prestato le primissime cure alla 77enne e al 52enne ne hanno disposto il trasporto in ospedale a Mirandola. Successivamente entrambi sono stati trasferiti all’ospedale di Vaio (Fidenza), la cui camera iperbarica è centro di riferimento interprovinciale dell’Emilia nord per la cura di questi casi. Il 55enne aveva livelli di intossicazione importanti ed è stato sottoposto a di ossigenoterapia. Ha avuto una buona risposta e ieri è stato portato di nuovo a Mirandola. Anche la madre, dopo essere stata sottoposta alle stesse cure è stata dimessa. Nella palazzina di Cavezzo sono arrivati i carabinieri che si sono occupati insieme ai vigili del fuoco di tutti gli accertamenti del caso. Sarà necessario chiarire con esattezza quanto avvenuto, per capire a cosa sia imputabile la fuga di monossido.