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Il caso

Modena, aumentano gli spazi vuoti al mercato Albinelli ma il bando è bloccato

Modena, aumentano gli spazi vuoti al mercato Albinelli ma il bando è bloccato

Il consorzio accusa: «Ci sono posti liberi e soggetti interessati, ma ora è impossibile. Situazione inaccettabile»

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MODENA. Stallo al mercato Albinelli. Lo denuncia il Consorzio che gestisce l’istituzione modenese, dove gli spazi vuoti aumentano senza subentri. «Chiediamo a chi ha competenza, dalla Regione Emilia-Romagna ai Comuni e alle associazioni di categoria, di fare pressioni sul ministero delle Imprese e del Made in Italy affinché emani al più presto le linee guida per sbloccare la situazione che, di fatto, blocca i bandi per mettere a gara gli spazi del mercato Albinelli e di tutti gli altri mercati in regione», la presa di posizione.

Cosa è successo
 La delibera dell’Emilia Romagna che regolamenta le aree destinate all’esercizio del commercio su aree pubbliche impone ai Comuni di attendere le linee guida ministeriali prima di fare i bandi per assegnare gli spazi liberi. Un’attesa che snerva il Consorzio.

L’attacco del Consorzio
«Quella che stiamo vivendo è una situazione inaccettabile – hanno aggiunto dal Consorzio – al mercato Albinelli ci sono alcuni spazi liberi e ci sono soggetti fortemente interessati a occuparli, ma al momento tutto ciò non è possibile. Questo non solo aumenta i costi degli altri consorziati, i costi fissi del mercato vengono infatti divisi in quota a parte su tutti i concessionari, ma limita le potenzialità del nostro mercato, che rappresenta un vero gioiello per Modena sia sotto il profilo turistico che, soprattutto, per il suo ruolo importante di mercato al servizio dei modenesi. Quello che chiediamo è di insistere con gli enti preposti o comunque trovare una soluzione diversa per procedere rapidamente alle assegnazioni in concessione. Completare l’offerta del mercato porterà vantaggi nel servizio e nell’attrattività del mercato storico, che negli ultimi anni è cresciuto nel numero di accessi e ha abbinato alla qualità dei prodotti, da sempre fiore all’occhiello dei banchi, nuove proposte in termini di iniziative e progettualità». 
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