Viaggio al parco Ferrari di Modena: «Un’area verde per tutti»
Tra sicurezza e accorgimenti, ecco cosa va, cosa non va e quali sono le richieste dei cittadini modenesi
MODENA. «Parco Enzo Ferrari: il polmone verde». Così è definito uno dei parchi più grandi di Modena, da Vanessa Mussini, frequentatrice assidua del parco: «Pianterei più alberi, poiché il parco è uno dei pochi polmoni verdi che abbiamo a Modena».
Il tema sicurezza
Un importante fattore che caratterizza il parco è la sua sicurezza: «Nella parte che va da strada San Faustino ad arrivare al chiosco e fino al laghetto, il parco è sicuro. Nell’ultima parte dell’area verde, invece, la percezione della sicurezza diminuisce», così la pensa Margherita barista del chiosco, e il suo collega Alessandro aggiunge: «Come chiosco abbiamo partecipato a un lavoro sul recupero del parco e contribuito a contrastare il degrado».
Molti cercano di evitare la zona del parco di sera poiché questa è vista come l’orario peggiore: «Non è raro imbattersi in persone che cercano di venderti qualcosa o che fanno catcalling e ciò può risultare sgradevole, spaventoso ma anche rischioso», afferma Edoardo. E Alessandro prosegue: «Alla sera è normale che ragazze o signore non passino volentieri, sarebbe da migliorare l’illuminazione per aumentare la sicurezza».
Cosa non va
Non tutte le zone del parco sono tenute in buone condizioni come dichiara Vanessa: «L’area cani è tenuta abbastanza bene, ma le panchine non sono curate al meglio, nonostante siano usufruibili lo stesso. La parte del laghetto è un po’ trascurata perché c’è un ponte rotto da tempo». Inoltre nonostante sia un “parco per tutti” si potrebbero migliorare alcune zone, come dice Alessandro: «I giochi per bambini sono un po’ pochi».
Cosa va
Questo parco è caratterizzato da molte qualità e si presta a tutte le fasce d’età: «Ci sono aree per la palestra, per i bambini, per i cani, per i podisti e vengono spesso dei gruppi anche sportivi a fare allenamento», affermano Vanessa, Margherita ed Edoardo, ma, secondo Alessandro, «mancano i giovani».
«Il parco è ben raggiungibile in auto, è ombreggiato e di notte i cancelli vengono chiusi, perciò è abbastanza controllato», dichiara Vanessa. Che poi, però, prosegue elencando i problemi: «Alla sera quando c’è molto buio ci sono delle aree che io preferisco non frequentare perché sono illuminate poco».
Inoltre Margherita riferisce: «Come vantaggio, questo parco ha un punto di ristoro aperto tutto l’anno, contribuendo così ad aumentare il senso di sicurezza».
Anche vandalismi
Infine, molti ritengono che l’ambiente del parco sia tenuto in buone condizioni, grazie anche e soprattutto al lavoro quotidiano degli operatori, nonostante diversi frequentatori non lo rispettino. Purtroppo si verificano ancora atti vandalici, come riporta Alessandro: «Abbiamo avuto episodi di vandalismi anche qui al chiosco».
Rita Tinti, Gloira Nora, Andrea Sanguanini, Alessandro Lauro, Mattia Bolzon*
*Studenti del Sacro Cuore