Gazzetta di Modena

Modena

Il rogo

Incendio nella notte in una palazzina di via Andreoli: 10 persone salvate, un ragazzino e la zia in ospedale

di Daniele Montanari

	L'intervento dei vigili del fuoco in via Andreoli a Modena
L'intervento dei vigili del fuoco in via Andreoli a Modena

Le fiamme sono partite da un appartamento, ora inagibile, in cui si trovavano cinque residenti. Portati al Policlinico di Modena una 43enne e il nipote di 11 anni per ustioni agli arti inferiori e intossacazione da inalazione di fumo: la prognosi è riservata

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MODENA. Il fuoco che divampa nel cuore della notte e il fumo che dalle scale sale dappertutto, raggiungendo gli appartamenti dove gli inquilini, in gran parte anziani, stanno dormendo. Il bilancio dell’emergenza è comunque grave, ma poteva essere la cronaca di una tragedia se i soccorsi dei vigili del fuoco non fossero stati rapidi ed efficaci, evacuando tutti da balconi e finestre.

L’allarme

È successo alle 4 di oggi, sabato 16 novembre, nel condominio al civico 12 di via Andreoli, a due passi dal centro. Una palazzina elegante abitata perlopiù da modenesi residenti storici, che non si sarebbero mai sognati di vivere un’emergenza del genere. Le cause dell’incendio sono ancora in fase di ricostruzione, perché sono in corso indagini, ma di certo non è di natura dolosa. Il dato di fatto è che le fiamme si sono sprigionate nella camera da letto dell’appartamento al piano terra rialzato posto nel lato sinistro del condominio. Da capire se si è trattato di un cortocircuito o altro. Era abitato da tre studenti universitari, una donna di 43 anni e suo nipote di 11, tutti italiani. È stato il panico: nell’appartamento si è diffuso subito un fumo denso che ha svegliato tutti nel terrore. Sono corsi verso l’ingresso ma la porta non si apriva, mentre in fumo continuava ad aumentare. Allora, dopo aver chiamato i soccorsi, si sono messi a cavalcioni nelle finestre aperte nella notte gelida per trovare un po’ d’aria e sfuggire all’intossicazione.

L’evacuazione

Fortunatamente, i vigili del fuoco sono arrivati subito in forze con quattro mezzi, tra cui l'autoscala, e una decina di uomini. Hanno subito evacuato i cinque occupanti dell’appartamento facendoli scendere dalle finestre con le scale, portandoli in salvo. Ma in pericolo c’erano anche gli inquilini degli altri nove appartamenti, dove il fumo denso stava penetrando passando sotto le porte d’ingresso.

I vigili del fuoco sono corsi in tutti gli appartamenti per tirare fuori le persone. Ma bisognava agire con tatto, perché si trattava in gran parte di anziani svegliati nel cuore della notte a cui si doveva limitare lo spavento. Hanno quindi bussato cercando subito di tranquillizzare e dicendo che era tutto sotto controllo e che dovevano solo mettersi un cappotto, andare sul balcone e scendere con loro sull’autoscala che nel frattempo era stata posizionata fuori. Così è stato, ed è andato tutto bene: una decina le persone che hanno vissuto questo salvataggio “da film”, poi affidate al personale del 118. Sul posto anche la polizia di Stato. Le operazioni di messa in sicurezza si sono concluse solo verso le 8.

Il bilancio

Quasi tutte sono state portate in ospedale per controlli e accertamenti. Le condizioni più serie sono state rilevate nella zia 43enne e nel nipote di 11 anni, che hanno inalato più fumo riportando anche ustioni agli arti inferiori. Sono stati entrambi ricoverati al Policlinico in prognosi riservata, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita.

Per tutti gli altri invece fortunatamente solo lievi forme di intossicazione che hanno permesso subito le dimissioni. Ma non tutti sono potuti tornare a casa. Non gli inquilini dell’appartamento incendiato ovviamente, che è stato dichiarato inagibile. Ma è risultata problematica la situazione anche per chi abita nei quattro appartamenti superiori del lato sinistro della palazzina. Il fuoco infatti ha distrutto la cassetta elettrica di collegamento lasciando tutti senza luce. Chiamato dall’amministratore condominiale (Fabrizio Andreotti), un elettricista (Antonio Mele della Uniservice) ha lavorato tutto il giorno con un collega per riuscire a ripristinare almeno la fornitura negli appartamenti. Per le scale e il resto ci vorrà più tempo.