Silvana, buio fitto sulla scomparsa: chiesta l’archiviazione del caso
La 79enne uscì di casa a Pavullo tre anni fa: «Vado dalla parrucchiera». E svanì nel nulla. Si ipotizzò il rapimento
PAVULLO. A meno di colpi di scena, dopo tre anni sembra destinato a restare un mistero la scomparsa di Silvana Covili, la 79enne uscita dalla sua casa di via Matteotti, a Pavullo, la sera del 19 novembre 2021 per andare dalla parrucchiera e mai più rivista.
Verso l’archiviazione
La Procura di Modena infatti ha chiesto l’archiviazione del caso, per il quale fu aperto un fascicolo con un’ipotesi di reato inquietante: sequestro di persona. Dalle indagini infatti non è emerso alcun elemento utile al ritrovamento della signora, o anche solo per capire cosa le è successo.
Buio fitto insomma, per quello che resta il caso più inquietante della cronaca pavullese – ma anche di tutta la montagna – degli ultimi anni. E in questa incertezza totale sulle sue sorti si è vissuto ieri il terzo anniversario della scomparsa nella casa di via Matteotti dove abitava Silvana. Nessuna parola dalla cognata, e neanche dal marito di Silvana che non era presente per problemi di salute. L’anno scorso avevano fatto sapere di sperare ancora di poterla ritrovare viva, ma è chiaro che dopo un altro anno in queste condizioni, senza alcun sviluppo, le speranze si fanno ancora più flebili, se non ridotte a zero.
Rapita?
Erano le ore 18 circa del 19 novembre 2021 quando Silvana uscì da casa dicendo che andava dalla parrucchiera. Dopo è svanita nel nulla, tra la pioggia, il buio e il freddo. Quando non la videro rientrare, i famigliari lanciarono l’allarme: i carabinieri iniziarono subito le ricerche e a mezzanotte fu perlustrata anche la villetta, ma senza alcun esito. Seguì, con il coordinamento della Prefettura, un mese di ricerche a tappeto, con ingente dispiegamento di uomini e di mezzi tra i boschi e le campagne attorno Pavullo, ma senza riscontri. Vennero impiegati anche i cani molecolari dal fiuto infallibile, che però non trovarono nessuna traccia del suo passaggio a piedi nelle strade attorno a casa.
Emerse poi che non c’era nessun appuntamento dalla parrucchiera, che peraltro sarebbe stato indispensabile in tempi di emergenza Covid. Dunque Silvana avrebbe detto una cosa non vera, ma per andare dove e fare che cosa? Non è sembrata certo una circostanza da allontanamento volontario, perché aveva lasciato a casa la borsa con tutti i suoi documenti dentro. Evidentemente perché non aveva intenzione di andare da nessuna parte. Non prese nemmeno il telefono, che peraltro condivideva con suo marito.
Un mistero che ben presto appassionò mezza Italia, con i l caso di Pavullo raccontato da diverse trasmissioni nazionali. Si scavò nella vita di Silvana, e ne venne fuori una personalità molto tranquilla. Ma con il “difetto” di fare alcune confidenze pericolose in giro sulla sua situazione economica benestante. Da qui il sospetto che potesse essersi fidata di una persona che voleva aiutare ma che l’ha tradita con brutte intenzioni. Un malintenzionato con cui è salita in macchina (ecco perché nessuna traccia del suo passaggio in strada) e che poi l’ha portata chissà dove, per chissà quali motivi. Silvana è stata uccisa o è ancora viva chissà dove? Una domanda angosciante che sembra destinata a restare senza risposte.