Violenza sulle donne: 201 accessi ai pronto soccorso modenesi nei primi 6 mesi del 2024, un terzo delle vittime ha meno di 35 anni
I dati forniti dall’Osservatorio provinciale: il 44% delle pazienti è di nazionalità italiana, il 56% straniera. Sono state 76 le chiamate al numero di emergenza 1522
MODENA. Dai dati forniti dall’Osservatorio provinciale sulla violenza contro le donne emerge che nel primo semestre del 2024 gli accessi di donne che si sono rivolte al numero di emergenza 1522 sono 76, mentre nel 2023 i contatti di vittime sono stati complessivamente 129 e nel 2022 sono stati registrati 112 contatti.
Gli accessi ai pronto soccorso modenesi
Inoltre, nei primi sei mesi del 2024, gli accessi alla rete dei pronto soccorso dell’Ausl di Modena di donne vittime di violenza di genere ammontano a 140, a cui si aggiungono i 61 accessi di pazienti di sesso femminile nei pronto soccorso dell’Aou di Modena: 40 al Policlinico di Modena e all’ospedale di Baggiovara. Si evidenzia quindi un numero complessivo di accessi quantificabile in 201 casi nel primo semestre del 2024 (nel triennio 2021-2023 il numero di accessi è stato in media di circa 400 casi annuali). Su base provinciale, circa il 34% degli accessi riguarda donne con meno di 35 anni. Gli accessi relativi a donne con cittadinanza non italiana ammontano al 56% del totale.
Nel 2023, hanno avuto accesso ai pronto soccorso Ausl 253 donne; mentre i dati afferenti alle due macrostrutture (Baggiovara e Policlinico) evidenziano 143 accessi di donne per violenza di genere nel 2023.
I dati di ciascun territorio provinciale
I servizi del Comune di Modena registrano 383 accessi di donne per violenza di genere nei primi sei mesi del 2024 (erano 479 nell'annualità 2022, e 524 nel 2023), l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico evidenzia 54 unità nel periodo gennaio-giugno 2024 (146 accessi nel 2022 e 130 accessi nel 2023), mentre gli sportelli Sociali dell'Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord rilevano 28 accessi nel primo semestre 2024 (70 accessi nel 2022 e 49 nel 2023). L'Unione Terre di Castelli evidenzia due accessi nel primo semestre 2024 di donne agli Sportelli sociali per violenza di genere (quattro accessi nel 2022 e nove accessi nell'anno 2023), mentre negli Sportelli sociali dell'Unione del Sorbara si sono registrati tre accessi nel primo semestre 2024 (15 accessi nel 2023). L’Unione Terre di d’Argine evidenzia 119 accessi di donne agli Sportelli sociali per violenza di genere nell'annualità 2022 e 80 accessi nel periodo gennaio-giugno 2023 (dei quali 28 relativi a donne con cittadinanza straniera).
Il centro Vivere donna a Carpi
A Carpi sono 97 gli accessi avvenuti durante il primo semestre del 2024 al centro Vivere donna (durante l'annualità 2023 erano stati registrati 130 gli accessi). Il centro, in merito a questi dati, sottolinea che «il numero di donne che si rivolge a noi è in continuo aumento, e questo vuol dire che la rete dà informazione alle donne dove possono chiedere aiuto e tuttavia si tratta di un fenomeno che è ancora lontano da vedere la parola fine. Questi numeri hanno nomi e cognomi, sono storie di sofferenza, sono tante Giulie che per fortuna non trovano la parola fine sulle testate dei giornali, ma ricordiamoci che avere il coraggio di chiedere aiuto vuol dire tante volte intraprendere un percorso fatto di ostacoli, di giudizi, di difficoltà e spesso non si viene capite ma sapere di non essere sole in questo percorso è fondamentale».
L’associazione Casa delle donne contro la violenza
All’associazione Casa delle donne contro la violenza Odv, che gestisce dal 1991 il centro antiviolenza di Modena e dal 2016 il centro antiviolenza di Vignola e lo sportello antiviolenza di Pavullo e gli sportelli antiviolenza di Castelfranco e di Nonantola, nel primo semestre del 2024 si registrano complessivamente 332 accessi dei quali 207 afferenti a donne che si sono rivolte per la prima volta al centro. L’associazione, commentando i dati, sottolinea che «nel 2024, vi è un aumento considerevole (+31,5%) delle donne che continuano il percorso dall’anno precedente. Questo dato può essere interpretato come dovuto all’aumento della durata dei percorsi di uscita dalla violenza a causa della loro maggiore complessità, come ad esempio, allungamento dei tempi delle cause sia civili che penali, maggiore difficoltà a rendersi completamente autonome da parte delle donne, sia dal punto di vista strettamente economico che professionale che abitativo».
Il centro Ausl Liberiamoci dalla Violenza
Infine, il centro Ldv - Liberiamoci dalla violenza, attivato dall'Azienda Usl di Modena per l'accompagnamento al cambiamento di uomini autori di violenza, ha registrato che al 30 giugno 2024 gli uomini inseriti in un percorso di trattamento presso il Centro erano 57. Nei primi 6 mesi del 2024 sono avvenute 25 nuove prese in carico, mentre dalla sua attivazione nel 2011 hanno concluso il percorso per 214 uomini. Il numero dei contatti ricevuti dal Centro LDV, dal 2011 al 30 giugno 2024, ammonta a 1.780 unità. Si tratta prevalentemente di uomini (per avere informazioni e richiedere un appuntamento), di donne (per avere informazioni per possibili invii dei compagni/mariti) e di operatori dei servizi per eventuali invii.