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I residenti sul futuro di "Alcatraz": «Qualcosa finalmente si muove»

di Ginevramaria Bianchi

	"Alcatraz", come diventerà e come è adesso
"Alcatraz", come diventerà e come è adesso

Il Villaggio Giardino spera nella svolta dopo 28 anni di abbandono del direzionale Manfredini, ex sede del Banco San Geminiano e San Prospero. Il presidente di quartiere Carmelo De Lillo: «Non conosciamo il progetto ma non vediamo l’ora che inizino i veri lavori»

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MODENA. Una rete da cantiere è comparsa davanti al direzionale Manfredini, ex sede del Banco San Geminiano e San Prospero meglio conosciuta come “Alcatraz”, in viale Corassori a Modena. 

Un’attesa lunga 28 anni

Per chi vive nel quartiere Villaggio Giardino, tutto ciò potrebbe segnare l’inizio di una svolta, attesa da quasi tre decenni. Infatti l’edificio, abbandonato dal 1996, è diventato negli anni un simbolo del degrado. Ma ora sembra che qualcosa stia cambiando, e per molti residenti quella rete arancione è un primo segnale concreto che lascia intravedere un futuro diverso per quello che per anni è stato percepito come un vuoto urbano. «Potrebbe trattarsi solo di una messa in sicurezza – premette Carmelo De Lillo, presidente del quartiere – ma per noi rappresenta comunque un passo importante. Significa che ci sono movimenti, che qualcosa sta finalmente iniziando». 

La vendita e il progetto

La recente vendita del complesso da parte del fondo Numeria a una cordata di imprenditori, infatti, ha acceso le speranze dei cittadini. Secondo le prime informazioni, il progetto per il recupero di Alcatraz prevede la trasformazione dell’edificio in un moderno polo multifunzionale. L’idea sarebbe quella di creare spazi per la ristorazione, un business center con uffici condivisi e residenze temporanee per studenti e lavoratori. Un piano ambizioso che, se realizzato, potrebbe cambiare il volto del quartiere. E proprio per questo De Lillo, pur mantenendo un certo realismo, non nasconde l’ottimismo: «Non credo ci sia già un progetto definitivo e, se c’è, noi residenti non siamo a conoscenza di nulla, fatta eccezione per qualche dichiarazione radio o sui giornali. Ma è chiaro che i primi passi siano stati fatti, e tutti noi non vediamo l’ora di vedere partire i lavori veri e propri».

Il Villaggio Giardino spera

Al momento, l’attenzione del quartiere è rivolta al futuro utilizzo dell’area, e il presidente sottolinea l’importanza di pensare anche alla comunità: «Sarebbe una svolta enorme per Villaggio Giardino – prosegue –. Speriamo che il progetto definitivo includa spazi pubblici e aree accessibili a tutti, che possano ridare vita a una zona che per troppo tempo è stata dimenticata. La trasformazione di Alcatraz deve essere un’occasione per migliorare non solo l’immobile, ma anche la qualità della vita nel quartiere. Siamo davvero molto fiduciosi nei cambiamenti che questi lavori potrebbero dare – conclude –. Finalmente potremmo voltare pagina e superare questo brutto capitolo».