A tu per tu con Luca Baldisserri: «La Ferrari, la Formula 1 e il mondiale vinto con Schumacher»
L’ingegnere di pista negli anni vincenti del Cavallino Rampante intervistato dagli studenti dell’istituto Venturi di Modena: «Uno dei momenti più memorabili con la Rossa? Quando riportammo il mondiale piloti a Maranello con Schumacher dopo 21 anni di sconfitte»
MARANELLO. Il mondo della Formula 1 è un palcoscenico di eccellenza ingegneristica e innovazione. Oggi, vi raccontiamo l’esperienza di Luca Baldisserri, un ex ingegnere meccanico della Ferrari, che ha dedicato gran parte della sua carriera a contribuire al prestigioso marchio di Maranello. Mentre si affaccia ad altre sfide nel campo della mobilità, il ricordo del rosso di Maranello in Formula 1 rimarrà sempre nel suo cuore, un simbolo di un’epoca indimenticabile.
L’esperienza in Formula 1
Nel corso dell’intervista, Baldisserri condivide i suoi ricordi e le esperienze apprese nel corso dei molti anni in cui ha lavorato in Ferrari, esclusivamente nel reparto corsa. La sua carriera all’interno dell’azienda è iniziata come giovane ingegnere per poi arrivare in pista al fianco dei piloti: il suo ruolo, un tempo, era quello di aiutare il meccanico, avere un dialogo con il pilota e supportarlo psicologicamente. Questo compito «era bellissimo, poiché non avevo un ruolo limitato, dovendo affrontare nell’arco della giornata una serie di problemi diversi – spiega – Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi campioni in Formula 1 e di aver vinto tanto anche grazie ad una squadra fantastica, che dal 2000 al 2008 ha portato a casa tanti campionati», racconta con emozione.
Uno dei momenti più memorabili con la Rossa? «Quando riportammo il mondiale piloti in Ferrari con Michael Schumacher dopo 21 anni di sconfitte. È stato un traguardo che tutta la squadra cercava: in quel caso è stata decisiva collaborazione tra il team e il pilota».
La passione per i motori sin da giovane
La sua grande passione per il mondo dei motori iniziò fin dalla giovane età con i go-kart ma se ne allontanò per via degli studi di ingegneria. Negli anni 1988/89 l’elettronica è entrata prepotentemente nella Formula 1, aumentando la richiesta di ingegneri ed elettronici. «Fare il tecnico e lavorare con i piloti era il mio obiettivo da quando ero piccolo e sono riuscito a realizzare così il lavoro dei sogni».
Il progetto Ferrari Driver Academy
L'ingegnere Baldisserri nel 2008 intraprende nuove sfide. Assieme a Stefano Domenicali ha impostato un nuovo progetto: la Ferrari Driver Academy. «L'obiettivo – ci spiega – era quello di far crescere dei giovani piloti, portando l’esperienza sia mia come ingegnere, sia di altri piloti già affermati, per far crescere questi ragazzi e sperare un giorno di portarli in Formula 1». Baldisserri è entrato in Driver Academy dal 2010. Il suo ruolo è quello di scovare nuovi talenti nel motorsport: inizia cercando ragazzini che fin dall’età di sei o sette anni guidano i go-kart, disciplina che è necessaria ma non sufficiente per diventare un pilota professionista. Il modo in cui si relaziona con un ragazzo non è sempre facile, poiché non basta l’entusiasmo per realizzare dei sogni. Inoltre Luca deve capire, al di là del talento, in che modo il ragazzo riesce a confrontarsi con la scuderia: quest’ultimo è un elemento fondamentale perché senza una coesione non è possibile vincere. Per Baldisserri è anche un piacere conoscere e incontrare i neo-piloti. «Lavorare con dei ragazzi giovani mi fa sentire giovane», afferma con orgoglio. A lui preme molto vedere dei giovani che già all'età di 14/15 anni hanno l’obiettivo ben preciso di diventare piloti, poiché nessuno dovrebbe intraprendere questo percorso se non ne fosse effettivamente appassionato: «Tutti devono avere l’ambizione di diventare prossimi campioni di Formula 1, lavorando con costanza e volontà».
Uno dei piloti più famosi che Baldisserri ha seguito in Driver Academy è Lance Stroll. «Lui è stato in Academy per tre anni e poi ha fatto delle scelte diverse. Ha vinto tanto, soprattutto non ci dobbiamo dimenticare che Stroll è uno dei pochi piloti ad aver vinto il campionato di Formula 3 europeo, che è un campionato molto difficile e che da lì è passato subito alla Formula 1».
* Liceo Venturi, classe 4H