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Crea Energia di Formigine tra le aziende “leader” per il Sole 24 Ore: «L'energia rinnovabile? Presente e futuro»

di Gabriele Canovi

	Luca Bardelli e Antonio Maragliulo, soci fondatori di Crea Energia 
Luca Bardelli e Antonio Maragliulo, soci fondatori di Crea Energia 

È stata inserita al 118esimo posto della classifica “Leader” delle 500 ditte italiane che hanno ottenuto la maggiore crescita di ricavi tra il 2020 e il 2023

26 novembre 2024
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FORMIGINE. L’idea è nata davanti a un caffè, in un bar, con una visione precisa: dare vita a qualcosa di nuovo con l’obiettivo di scrivere, da zero, una pagina di storia. Da quel giorno – correva l’anno 2008 – questi due ragazzi modenesi ne hanno fatta di strada, tanto che, nei giorni scorsi, la loro impresa è stata inserita dal Sole 24 Ore al 118esimo posto della classifica “Leader” delle 500 aziende italiane che hanno ottenuto la maggiore crescita di ricavi tra il 2020 e il 2023.

La storia
Luca Bardelli e Antonio Maragliulo sono le “menti” dietro a Crea Energia, azienda di Formigine nata nel 2010 e specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici industriali e in bonifica amianto da coperture industriali. Sono loro ad aver puntato nell’energia rinnovabile quando ancora erano in pochi a farlo: «In ufficio siamo tutti under 30, crediamo tanto nei giovani e nel loro potenziale – spiegano Bardelli e Maragliulo, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Crea Energia – Anche noi siamo partiti molto giovani e avevamo l’ambizione di dare vita ad un’azienda che lavorasse sul territorio insieme agli attori del territorio, quindi nel Modenese. La classifica del Sole? Sicuramente ci ha fatto piacere vedere il nome della nostra azienda tra le prime del Paese. Possiamo dire che è stata la ciliegina sulla torta che ha certificato il nostro successo dopo anni e anni di duro lavoro».

I numeri
Se, infatti, la proiezione di fatturato per il 2024 supera i 10 milioni di euro, il merito va a quanto fatto negli anni precedenti: «Dopo il boom iniziale e il periodo del Conto Energia, abbiamo dovuto affrontare diversi ostacoli, come tanti nel settore – ricordano Bardelli e Maragliulo – noi però abbiamo deciso di rischiare, continuando a fare impianti e a investire». Così, fatturato e occupazione sono cresciuti e si è passati dal milione e mezzo del 2020 ai nove del 2023. «Oggi siamo una realtà con trenta addetti e la metà sono donne – sottolineano ancora – Crediamo che la transizione energetica sarà sempre più fondamentale e al centro dell’agenda politica e crediamo nelle potenzialità del nostro territorio: per questo lavoriamo molto con le realtà di Modena e provincia».

L’energia rinnovabile
Ma perché investire sulle rinnovabili quando queste non erano ancora d’attualità? «Volevamo fare qualcosa di nuovo – ammettono – e avevamo già iniziato a vedere qualche avvisaglia di quello che poi si è effettivamente verificato. Ci piace ricordare che siamo partiti da zero e che, agli inizi, condividevamo lo stesso ufficio e lo stesso abbonamento telefonico per fare le chiamate di lavoro. Il futuro? Bella domanda – rispondono ridendo – Sicuramente, al centro ci sarà la gestione dei tanti impianti che abbiamo installato in questi anni: la manutenzione, quindi, sarà centrale. Nel nostro team, poi, ci sono tanti ragazzi giovani e ci piacerebbe trasmettere loro la voglia di ambire a diventare i migliori in questo ambito. Crediamo sia indispensabile, soprattutto nel campo dell’energia rinnovabile, avere figure professionalizzate con l’utopia di poter essere i migliori. Insomma, quella che avevamo noi quando siamo partiti».