La testimonianza choc in tribunale: «Stuprata a 13 anni di giorno nel parco»
La ragazzina, oggi 14enne, ha ripercorso in aula la violenza sessuale subita a Nonantola: «Mi ha portato nel boschetto denudandomi e costringendomi ad avere un rapporto completo». L’accusato, un 22enne marocchino irregolare, risulta latitante da un anno e mezzo
NONANTOLA. L’accusa è pesantissima: violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni. Ma ieri è stata confermata per viva voce della vittima, per quanto giovanissima, in un’aula di tribunale di Modena, davanti al giudice.
Tutto è accaduto a maggio del 2023
Il fatto, così come presentato dall’accusa, è davvero sconcertante e della massima gravità, avvenuto in pieno giorno e in un luogo frequentato da tutti come un parco pubblico. Si presenta in questi termini. Era il maggio 2023, e la ragazzina – di origini straniere ma nata in Italia – stava camminando in un parco pubblico di Nonantola. Qui è stata avvicinata da un giovane, poi identificato in un 22enne marocchino irregolare. Hanno iniziato a parlare, facendo un pezzo di strada assieme, poi il giovane ha iniziato con le avances, arrivando anche a baciare la ragazzina. Si sono quindi seduti su una panchina, e qui il comportamento del giovane si è fatto sempre più grave, con avances sempre più esplicite. Finché non ha convinto la ragazzina a seguirlo in un boschetto lì vicino, al riparo da occhi indiscreti. E qui avrebbe denudato la ragazzina, costringendola a subire un rapporto sessuale completo. Poi l’ha salutata, ed è sparito dalla sua vita.
Il racconto ai genitori e la denuncia
Arrivata a casa, ai genitori la ragazzina è sembrata subito avere un comportamento strano. E lei ben presto ha confidato tutto: l’arrivo di quel ragazzo e lo stupro. Perché l’episodio si configura come tale, vista l’età infraquattordicenne della ragazzina, indipendentemente dal fatto che fosse consenziente o meno, magari suggestionata da parole e apprezzamenti di quel ragazzo così più grande di lei. I genitori sono quindi andati subito a fare denuncia ai carabinieri, che hanno trasmesso l’informativa in Procura con la celerità del Codice rosso.
L’accusato non si trova, ma parte il processo
In base alle informazioni date dalla ragazza, i militari sono riusciti a identificare il giovane, che però, probabilmente rendendosi conto della gravità del fatto commesso, ha poi fatto perdere le proprie tracce. È possibile che sia fuggito all’estero, risulta latitante da un anno e mezzo ormai. Dopo che gli è stato assegnato un avvocato d’ufficio (Maria Cecilia Ferraresi) il procedimento a carico del 22enne è però andato avanti lo stesso, con l’accusa gravissima di violenza sessuale su un’infraquattordicenne, la cui famiglia come parte offesa è assistita dall’avvocato Michele Corradi.
La testimonianza in tribunale
La ragazza, ora 14enne, è stata ritenuta in grado di dare testimonianza, e ieri mattina – proprio nella Giornata contro la violenza sulle donne – è stata sentita in incidente probatorio con audizione protetta davanti al gip Andrea Scarpa. Da quanto trapelato, ha confermato tutte le accuse. Ora la psichiatra nominata dal Tribunale, Matilde Forghieri, dovrà relazionare sull’esito dell’esame, stabilendo se ci sono incongruenze nel suo racconto o se è attendibile. La difesa non è mai riuscita a contattare l’imputato, per apprendere la sua versione dei fatti.
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