Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Modena, fuma crack e allatta la figlia. Ora la bambina ha gravi problemi di salute

di Daniele Montanari
Modena, fuma crack e allatta la figlia. Ora la bambina ha gravi problemi di salute

La madre, assieme al padre, le faceva respirare anche i fumi della droga a casa e in auto. La piccola, ora di 3 anni, è stata tolta ai genitori e vive con la famiglia affidataria. La coppia finisce a processo

28 novembre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Finiscono a processo per maltrattamenti nei confronti della loro bimba piccola. Non per qualche schiaffo o parola di troppo. Ma perché le hanno fatto respirare i fumi del crack che consumavano in sua presenza. E addirittura la madre ha continuato ad allattarla al seno nonostante facesse uso di droga, che in questo modo finiva ingerita dalla piccola.

La coppia

Lo sconcertante caso è emerso ieri mattina in tribunale a Modena, al termine dell’udienza con cui il giudice Antonella Pini Bentivoglio ha rinviato a giudizio una coppia di quarantenni residenti a Modena, lui di origine nigeriana e lei italiana. Una coppia di tossicodipendenti da tempo, che non è riuscita a chiudere con la droga nemmeno dopo la nascita della loro bimba. Per i due, difesi dall’avvocato di fiducia Gianluca Scalera, il processo inizierà il 21 maggio.

Le condizioni della bambina

Dovranno rispondere di maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla tenera età della bimba e dalle conseguenze sulla salute. Perché la bimba, che ora ha 3 anni, a causa della droga accusa gravi problemi di salute, che stanno influendo sulla sua crescita. Le accuse sono le medesime anche nei confronti del padre, per aver agito in concorso. La piccola si è costituita parte civile attraverso l’avvocato nominato dal suo curatore.

Cosa è successo
I fatti contestati riguardano alcuni mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023. Secondo quanto ricostruito, nonostante che i due fossero stati messi in guardia – dai servizi sociali e dal personale sanitario – da ciò che la droga poteva fare alla loro bimba, hanno continuato entrambi a fumare crack a casa, facendolo respirare alla piccola. Ma addirittura anche nell’abitacolo della macchina, mentre lei era con loro, esponendola a una forma di inalazione ancora più grave. Come se non bastasse, nonostante la madre fosse stata diffidata dall’allattare in quelle condizioni, ha continuato a farlo. E in questo modo la piccola ha ingerito la cocaina libera contenuta nel crack, con tutte le conseguenze sul suo fragile corpicino.

L'intervento dei servizi sociali
Ovviamente appena i servizi sociali si sono resi conto dell’accaduto, hanno fatto denuncia e la bimba è stata tolta alla coppia. È stata data a una famiglia affidataria, che si sta prendendo cura di lei nonostante tutte le difficoltà del caso. La madre della bimba è finita in comunità. Il Tribunale per i minorenni di Bologna aveva prospettato la possibilità di un ricongiungimento con la piccola. Ma ora, con questo rinvio a giudizio, la prospettiva si fa molto più in salita.