Modena, la tabaccheria di via Emilia Centro anticipa la chiusura: «Abbiamo paura a stare da sole»
La scelta della titolare Melania Catania: «Il centro storico è pericoloso, mia sorella vittima di una tentata rapina fuori dal negozio»
MODENA. «Abbiamo iniziato a chiudere prima, ma non basta a farci sentire al sicuro: abbiamo chiesto a un amico di famiglia di restare con noi in orario di chiusura». Melania Catania racconta la decisione, presa insieme alla sorella, di abbassare la saracinesca della loro tabaccheria in via Emilia, in pieno centro storico, alle 19.30 anziché alle 20. «Da troppo tempo non ci sentiamo sicure, la situazione del centro è peggiorata ultimamente».
Il furto di due anni fa
Due anni fa avevano subito un grave furto, per un danno di oltre 30mila euro. In quell’occasione erano state rubate sigarette, accendini, cellulari, persino un monopattino che si trovava nella tabaccheria. «È triste notare che, nonostante la presenza della polizia locale in piazza Matteotti, non sia cambiato niente - continua - non siamo più tranquille a fare il nostro lavoro». La situazione in cui da tempo versa il centro preoccupa molto i commercianti della zona: «Siamo messi “da panico”, anche i nostri colleghi dei negozi vicini sono preoccupati, dopo una certa ora abbiamo paura a stare in negozio».
Il tentativo di rapina
È stato un episodio recente, però, a far prendere la decisione alle tabaccaie: «A mia sorella è successo che due ragazzi la aspettassero fuori dalla tabaccheria poco prima che chiudesse, probabilmente volevano derubarla».
Chiudere prima, anche se solo di mezz’ora, fa la differenza. Oltre che dal punto di vista della sicurezza, grava anche sugli incassi: «Siamo consapevoli che facendo così perdiamo un’intera fascia di clientela che ci visitava in quell’orario, purtroppo non abbiamo altra scelta».
L’appello della titolare
Il problema della poca sicurezza nel centro storico va risolto e secondo Catania la polizia spesso non riesce a intervenire: «Serve che vengano prese delle misure serie, efficaci ed immediate - afferma - non è possibile che chi ruba venga solo schedato. Occorrono dei provvedimenti severi, che fungano da deterrente per questi comportamenti». Catania conclude: «Abbiamo la tabaccheria dal 2013, ci dispiace vivere in questa situazioni. Vorremmo tornare a sentirci sicure mentre svolgiamo il nostro lavoro».