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La scomparsa

Montefiorino, ricerche a tappeto per Daniela Ruggi: il rientro a casa, poi il nulla

di Daniele Montanari

	I sigilli alla casa di Vitriola e la foto di Daniela Ruggi
I sigilli alla casa di Vitriola e la foto di Daniela Ruggi

Gli amici l’avevano riaccompagnata dall’ospedale a Vitriola lo scorso 18 settembre

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Oggi dalle prime ore del mattino scatteranno a Montefiorino le ricerche a tappeto di Daniela Ruggi, la 31enne svanita nel nulla dal 18 settembre scorso. Partiranno da Vitriola, dove è stata vista l’ultima volta. Perché dopo essere stata in ospedale, era tornata a casa, e qui può celarsi la chiave di tutto il giallo.

Il rientro

Ieri si è capito di più sulla dinamica seguita al suo accesso al Pronto soccorso di Sassuolo. Daniela aveva accusato un malore a casa verso le 13, e si era fatta portare in ambulanza in ospedale. Niente di grave per fortuna: è entrata alle 14 e alle 15.15 era già stata dimessa dopo un breve trattamento.

Da qui si apriva il mistero: non si sapeva se la ragazza fosse scomparsa a Sassuolo o se fosse salita in macchina con qualcuno che magari avesse manifestato dopo cattive intenzioni. Risultava però che dall’ospedale un’infermiera verso le 18.30 aveva chiamato l’Avap di Montefiorino per chiedere un trasporto a casa, che in quel momento non si era potuto fare perché i volontari erano tutti impegnati. Sarebbero però venuti in serata se c’era ancora l’esigenza perché nessuno era venuto da casa. Ma non arrivò la seconda chiamata.

Ieri, da una verifica in ospedale, si è capito il perché. A seguito di richiesta di ambulanza da parte di Daniela, l’ospedale ha contattato anche altre pubbliche assistenze del territorio, e alla fine se n’è trovata una che, libera da urgenze, ha potuto riportarla a casa. Le tre ore e passa seguite alle dimissioni erano legate a questa attesa. Il servizio è stato completato regolarmente: Daniela in serata è tornata nella sua vecchia casa di Vitriola.

Il mistero a Vitriola

Il mistero ruota dunque su Vitriola, e ciò che è accaduto qui dopo il suo rientro. Forse accaduto già quella sera stessa. La gente del posto infatti dice di non averla più vista a casa dall’indomani. Cos’è successo dopo il rientro? Era comunque una persona che era appena stata in ospedale: è forse venuto qualcuno a trovarla (lei non si muoveva in macchina) ed è successo qualcosa? Che la chiave del mistero ruoti su Vitriola lo testimonia il fatto che le nuove ricerche dei carabinieri si sono concentrate lunedì attorno a casa. Quella casa sigillata già da giorni, dopo un accesso dei carabinieri di Pavullo insieme ai colleghi del Nucleo investigativo. La Procura infatti (pm Laura Galli), tramontata la pista iniziale dell’allontanamento volontario, ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Ma al momento non risultano indagati: il procedimento, da quanto si sa, è stato aperto contro ignoti.

Denuncia in ritardo

In mezzo a tutte le (tante) cose da chiarire su questa storia, un fatto è certo: la denuncia di scomparsa è arrivata molti giorni dopo l’ultimo avvistamento. Troppi forse: si sa che in questi casi le ore immediatamente successive sono cruciali per le indagini.

Il fratello di Daniela ha dichiarato alla “Vita in Diretta” che si era recato in caserma dai carabinieri il 23 settembre per fare denuncia, ma che poi sarebbe uscito senza averla formalizzata. E qui c’è da capire se i carabinieri non gli hanno creduto o se è prevalsa la considerazione che Daniela si era già allontanata in passato senza dire nulla, sperando che anche in questo caso tutto si risolvesse con il suo improvviso rientro. Non è stato così purtroppo. Però poi con il passare dei giorni non è stato il fratello a dare seguito alla denuncia, ma il sindaco Maurizio Paladini, il 3 ottobre. Da allora i carabinieri hanno sentito non solo i famigliari, ma anche diversi amici di Daniela: anche se viveva sola, c’erano infatti diverse persone con cui si vedeva abitualmente, anche molto più grandi di lei.

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