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IT-Alert, ecco quando arriverà il messaggio di allarme in Emilia Romagna

di Manuel Marinelli
IT-Alert, ecco quando arriverà il messaggio di allarme in Emilia Romagna

Ben 43 comuni in tutte le nove province della Regione saranno teatro di simulazioni di emergenza riguardanti aziende a rischio di incidente rilevante e grandi dighe

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MODENA. L’Emilia-Romagna sarà nuovamente coinvolta, dal 3 all'11 dicembre, da una serie di test IT-Alert, il sistema di allarme pubblico nazionale che simula situazioni di grave rischio per la popolazione. Ben 43 comuni in tutte le nove province saranno teatro di simulazioni di emergenza riguardanti aziende a rischio di incidente rilevante e grandi dighe. In totale oltre mezzo milione di emiliano romagnoli riceverà un Sms sul proprio cellulare.

Di cosa si tratta

In tutto si svolgeranno quattro esercitazioni su aziende potenzialmente pericolose e cinque test sulle dighe, tramite l’invio di messaggi ai cittadini presenti o in transito nelle aree interessate, secondo le linee guida del Dipartimento nazionale di Protezione civile in caso di calamità o disastro. Per le aziende a rischio rilevante, l'area di interesse sarà racchiusa in un raggio di circa 3 chilometri dal perimetro dello stabilimento. Nel caso delle grandi dighe, invece, i messaggi di allerta coinvolgeranno tutti i comuni situati a valle degli sbarramenti.
Queste esercitazioni mirano a testare e migliorare i sistemi di allarme pubblico, assicurando che le procedure operative siano efficaci in situazioni reali di emergenza.
 

Le date in Emilia Romagna

Il calendario delle allerte Martedì 3 dicembre sarà simulato un incidente grave nelle imprese Yara Italia spa a Ravenna e Ferrara e Marig Esplosivi Industriali srl a Novafeltria (Rn). Nei comuni coinvolti di Maiolo, Pennabilli e Sant'Agata Feltria sarà inviato un messaggio IT-Alert ai cittadini, come previsto dal Piano di emergenza esterno allo stabilimento, a integrazione di altre forme di comunicazione alla cittadinanza. Il calendario prevede giovedì 5 dicembre la simulazione del rischio di collasso della Diga di Mignano nel piacentino (comuni coinvolti: Alseno, Besenzone, Castell'Arquato, Cortemaggiore, Fiorenzuola D'Arda, Lugagnano Val D'Arda, San Pietro In Cerro, Vernasca, Villanova Sull'Arda) e della Diga di Santa Maria del Taro nel parmense (comuni coinvolti: Bedonia, Tornolo, Varese Ligure). Si continua la settimana successiva, lunedì 9 dicembre, con le Dighe di Fontanaluccia al confine tra il reggiano e il modenese (comuni coinvolti: Baiso, Castellarano, Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano Sul Secchia, Toano, Villa Minozzo) e di Riolunato nel modenese (comuni coinvolti: Riolunato, Montecreto, Lama Mocogno, Pavullo nel Frignano, Sestola, Montese) per concludersi mercoledì 11 dicembre con gli ultimi due test che interesseranno la Diga di Ridracoli, in provincia di Forlì-Cesena  (comuni coinvolti: Bagno Di Romagna, Bertinoro, Civitella Di Romagna, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Ravenna, Santa Sofia) e lo stabilimento industriale Brenntag Spa a Bentivoglio nel bolognese (comuni coinvolti: San Giorgio di Piano, Argelato, Castel Maggiore).

Oltre al messaggio di allerta, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a contribuire al miglioramento del sistema di allarme compilando un questionario online.
Il link al questionario è sul sito di IT-Alert. Le informazioni serviranno a ottimizzare le procedure e a garantire l'efficacia del sistema di allarme pubblico. La partecipazione al sondaggio rappresenta un’occasione per i cittadini di fornire feedback diretto e aiutare a costruire un sistema più sicuro e affidabile. Tutte le sperimentazioni hanno l’obiettivo di verificare la funzionalità della tecnologia usata per l’invio dei messaggi su porzioni ridotte del territorio in relazione a specifici scenari; simulare i flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti coinvolti nella fase di invio del messaggio; rendere il sistema di allarme pubblico più familiare ai cittadini e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici.


Cos’è IT-Alert

È il sistema di allarme pubblico nazionale progettato per inviare informazioni dirette alla popolazione in situazioni di emergenza, come previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Il sistema è regolato da una direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ne disciplina l'uso in relazione agli eventi di protezione civile. Lo scopo di IT-Alert è garantire una comunicazione rapida ed efficace per avvisare i cittadini in caso di pericoli imminenti o emergenze rilevanti, contribuendo così alla sicurezza collettiva.

È attivo solo per i seguenti rischi: collasso di una grande diga; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano); incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica. Ogni dispositivo mobile, connesso alle reti degli operatori di telefonia, presente all’interno delle aree individuate per tipologia di rischio, può ricevere il messaggio IT-Alert. Non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione: il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà dalla copertura della rete di telefonia mobile, dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare. I test in corso a livello nazionale e regionale serviranno a verificare tutte le eventuali criticità e a ottimizzare il sistema.