Modena, ecco chi ha comprato “Alcatraz”. E non sarà l’unico acquisto
Si chiama “Modena Life” il fondo immobiliare che ridarà vita al Direzionale Manfredini, ex sede del Banco San Geminiano e San Prospero in abbandono da quasi trent’anni: l’obiettivo è fare altri investimenti in provincia per restituire ai cittadini le aree degradate
MODENA. Il nome è promettente - “Modena Life” - e l’obiettivo è molto ambizioso: ridare vita al comparto abbandonato più problematico della città, una cosa a cui fino a qualche mese fa nessuno osava nemmeno pensare. Ma in realtà l’obiettivo è ancora più importante: mettere insieme un gruppo di investitori - alcuni ci sono già, per altri è in corso la ricerca - per sviluppare iniziative sul territorio comunale e provinciale che restituiscano ai cittadini dei “pezzi” di territorio oggi in difficoltà, tra abbandono e degrado, puntando allo stesso tempo alla sostenibilità ambientale.
Il progetto per “Alcatraz”
Un progetto che parte dal direzionale Manfredini, il colosso di cemento di viale Corassori noto come “Alcatraz”, nato nei primi anni ’90 come sede del Banco San Geminiano e San Prospero e poi diventato un’icona dell’abbandono e del degrado. E se a metà novembre, alla vigilia delle elezioni regionali, abbiamo illustrato i primi dettagli del progetto di riqualificazione del complesso, ora emergono nuovi aspetti relativi alla compagine che finanzierà il restyling del Manfredini. Nei giorni scorsi, infatti, è nato il fondo di investimento immobiliare “Modena Life”, che ha come obiettivo la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana in tutta la provincia, a partire da “Alcatraz”.
Cos’è il fondo “Modena Life”
Tecnicamente si tratta di un fondo immobiliare “chiuso”, ovvero un fondo in cui è riconosciuta ai partecipanti la possibilità di sottoscrivere quote soltanto all’atto della costituzione del fondo stesso, mentre i rimborsi delle quote avvengono solo alla scadenza del fondo. A gestire “Modena Life” sarà il gruppo Namira Sgr, società di gestione del risparmio fondata nel 2007 a Milano e specializzata nella costituzione e gestione di fondi di investimento alternativi (ovvero immobiliari e di credito).
Gli investitori
Tornando a Modena, al fondo hanno già aderito alcuni imprenditori del territorio, ma la ricerca di nuovi investitori sta continuando, con l’obiettivo di dar vita a una cordata importante. Ma tra gli obiettivi del nuovo fondo, come detto, non c’è solo quello di riqualificare il direzionale Manfredini: proprio per presentarsi alla città e annunciare i propri obiettivi, “Modena Life” ha in programma un evento - l’ipotesi è di organizzarlo a febbraio - al quale parteciperanno diversi importanti soggetti impegnati nel settore degli investimenti immobiliari, a partire dalla Cassa Depositi e Prestiti, che attraverso le sue società ha gestito il progetto di riqualificazione della Manifattura Tabacchi.
I lavori in corso ad “Alcatraz”
sono comparse le prime reti da cantiere, con un viavai di persone e di tecnici: al momento è in corso un’operazione di svuotamento dell’enorme deposito di acqua piovana depositata, arrivata a circa un metro e ottanta di altezza. Le operazioni di pulizia dureranno probabilmente diverse settimane, per passare poi alla riqualificazione vera e propria: tra le ipotesi ci sono un “food court”, ovvero un’ampia area destinata alla ristorazione e al food, con comparto commerciale a servizio della comunità, un business center con uffici che condividono servizi comuni come sale multimediali e sale meeting anche a servizio del quartiere, e infine, ai piani alti, una parte destinata alle residenze temporanee per lavoratori e studenti.
Tornando ad “Alcatraz”, in questi giorni in viale Corassori© RIPRODUZIONE RISERVATA